Juan Martin Fresneda, 37 anni e figlio di ‘desaparecidos’, ha assunto l’incarico di segretario ai diritti umani, al posto di Eduardo Luis Duhalde deceduto recentemente. La sua designazione è stata pubblicata oggi dalla Gazzetta Ufficiale.
I genitori di Fresneda vennero sequestrati nel luglio del 1977 a Mar del Plata, 300 chilometri al sud di Buenos Aires, mentre la madre era incinta, dai militari golpisti. Il nuovo segretario dei diritti umani è stato uno dei fondatori dell’organismo ‘Figli di desaparecidos’ ed ha partecipato come denunciante in vari processi per lesa umanità contro alcuni dei protagonisti della feroce repressione esercitata dalla dittatura tra il 1976 e il 1982 contro decine di migliaia di oppositori politici, sindacalisti, intellettuali.
Intanto Sergio Schoklender, ex manager della Fondazione Madri di Plaza de Mayo, è stato arrestato ieri con l’accusa di malversazione di fondi pubblici e associazione a delinquere. La detenzione arriva ad un anno dall’inizio dello scandalo suscitato dalle denunce dei media, secondo le quali Schoklender utilizzava i fondi pubblici destinati ad un programma di case popolari gestito dalla Fondazione Madri di Plaza de Mayo per creare imprese, attraverso le quali riciclava tali somme (circa 5,7 milioni di dollari) per acquisire terreni ed immobili. Mentre veniva aperto un processo contro l’ex manager e diversi suoi presunti complici, la presidente delle Madri di Plaza de Mayo ha strenuamente negato di essere a conoscenza delle sue manipolazioni e lo ha anzi accusato di «associazione a delinquere» che ha provocato un ingente danno economico alla sua organizzazione. Della intricata vicenda si sono occupati a lungo i media, in particolare gli antigovernativi che hanno messo in luce il poco controllo delle autorità che avevano disposto i fondi destinati al programma di case popolari portato avanti in molte parti del Paese dalle Madri di Plaza de Mayo.
La leader storica delle Madri, Hebe de Bonafini, ha sempre respinto in blocco tutte le accuse del truffaldino manager, accusandolo di essere un «traditore» che vuole rovinare l’immagine di una delle organizzazioni per i diritti umani più famose del mondo. «Ci sono molte contraddizioni in tutto quello che dice. Sostiene che noi ci siamo tenuti due milioni di euro, ma risulta che le auto e gli aerei li aveva lui» ha dichiarato Bonafini a una radio argentina. Alcuni portavoce delle Madres hanno inoltre assicurato che tra i documenti sequestrati a Schoklender dopo lo scoppio dello scandalo ci sarebbero anche contratti con le firme falsificate di Bonafini e altri dirigenti dell’associazione.
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