Aggiornamento: irreperibile il deputato nazista che ha picchiato due colleghe durante una tribuna elettorale.
Ad Atene imperversa la campagna elettorale forse più cruciale degli ultimi decenni, in palio non c’è solo qualche posto in parlamento ma lo scenario politico-istituzionale – e anche l’immaginario – che sostituiranno quello mandato in soffitta da anni di sudditanza da parte dei due partiti tradizionali – Pasok e Nea Dimokratia – ai diktat della troika. In testa a tutti i sondaggi e protagonisti della campagna elettorale sono indubitabilmente le sinistre, nella versione radicale di Syriza in particolare, ma anche in quella antisistema del Partito Comunista.
Ma un altro elemento che caratterizza questa campagna elettorale e la nuova Grecia forgiata dalla e nella crisi che investe il paese sono i nazisti di Alba Dorata. Entrati in Parlamento il 6 maggio scorso con uno strabiliante 7% – voto di protesta ma anche degli apparati di sicurezza del paese – ora i sondaggi danno in calo i nazisti ellenici. Che hanno quindi deciso di moltiplicare aggressioni e minacce. Finora si erano dedicati a immigrati e gay, ma oggi un loro deputato, Ilias Kasidiaris, ha pensato bene di passare a due sue pari. Aggredendo due rappresentanti dei partiti di sinistra – una di Syriza e l’altra del KKE – all’interno di uno studio televisivo durante una rubrica elettorale. Non un’aggressione verbale, sia chiaro. Siccome non aveva argomenti da contrapporre ai ragionamenti e alle accuse circostanziate delle due interlocutrici – si sa che la demagogia ha le gambe corte, cortissime e una delle due gli aveva rinfacciato il suo coinvolgimento in una rapina a mano armata del 2007– il nazista è passato alle vie di fatto. Prima ha gettato un bicchiere d’acqua in faccia a Rena Dourou, parlamentare della Coalizione della Sinistra Radicale, e poi non contento ha tirato una serie di pugni a Liana Kanelli, rappresentante del Partito Comunista. Si sarà fatto indubbiamente molta pubblicità il ragazzotto, ma essendo l’aggressione avvenuta in diretta tv la magistratura ha ordinato il suo arresto.
Sarebbe il caso che d’ora in avanti le organizzazioni politiche e popolari elleniche si attrezzino a garantirsi da sole l’agibilità politica e l’incolumità dei propri membri e dei settori sociali aggrediti dai ragazzotti di Chrysi Avgi. Anche perchè, come ha dimostrato uno studio all’indomani delle elezioni di inizio maggio, metà dei poliziotti di Atene ha votato proprio nazista…
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