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Quebec: studenti e femministe in piazza, ancora arresti

Nonostante la città sia completamente blindata da migliaia di poliziotti mobilitati in occasione dello svolgimento della gara canadese del Gran Premio di Formula 1 gli studenti non rinunciano a protestare contro l’aumento delle tasse universitarie e la legge – la ‘loi 78’ – che restringe notevolmente il diritto di manifestare. Il numero dei manifestanti che scendono in piazza tutte le sere si è notevolmente ridotto negli ultimi giorni – il conflitto dura da febbraio – ma le mobilitazioni non cessano.

Ieri sera, al termine della 47esima manifestazione notturna consecutiva, almeno 28 persone sono state arrestate nella principale città del Quebec durante un corteo di studenti e giovani precari che cercava di avvicinarsi all’area del centro dedicata al Gran Premio. Secondo le stesse autorità di sicurezza della Provincia francofona del Canada il bilancio è provvisorio e altri arresti potrebbero essere resi noti nelle prossime ore. Come ormai avviene da diversi giorni, il corteo – considerato illegale in quanto non rispetto i criteri stabiliti dalla nuova legge varata a metà maggio dal governo liberale – è iniziato pacificamente ma, quando i manifestanti hanno tentato di mescolarsi alla folla in festa per il Gran Premio sono stati attaccati dagli agenti in tenuta antisommossa che hanno usato manganelli, lacrimogeni e gas urticanti. Alcuni studenti avrebbero cercato di difendersi e ne sarebbero nati dei brevi scontri. Durante la giornata di ieri invece due giovani che ‘trasportavano materiale pirotecnico’ (fuochi d’artificio) sono stati fermati all’interno della metropolitana di Montreal e arrestati. Stessa sorte per una terza persona fermata con della vernice rossa e una maschera nello zaino.

Da parte sua la principale organizzazione studentesca del Quebec, che conta 80.000 affiliati – la Coalition large de l’Association pour une solidarité syndicale étudiante (CLASSE) – ha annunciato che non ha intenzione di bloccare il Grand Prix, ma che altri gruppi di studenti hanno quest’obiettivo per dare maggiore risalto, interno e internazionale, alla lotta contro il daddoppio delle tasse di iscrizione all’università deciso dal governo locale. Ma il suo portavoce, Gabriel Nadeau-Dubois, ha già annunciato la convocazione di due grandi manifestazioni nazionali, il 22 giugno e il 22 luglio prossimi.
Durante la giornata di ieri a manifestare erano state un centinaio di donne aderenti alle organizzazioni femministe che hanno così voluto denunciare l’utilizzo strumentale dei corpi delle donne nell’ambito della Formula 1.

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