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Siria. Il vertice di Teheran avanza piano di pace

L’Iran, ieri ha riunito nella sua capitale le autorità di 26 paesi (il doppio di quanto era stato anticipato), ha proposto due misure per risolvere il conflitto in corso in Siria: tre mesi di cessate il fuoco ed un dialogo serio tra il governo siriano ed i gruppi di opposizione siriana, quelli veri e che non siano coinvolti in azioni terroristiche.
Le proposte sono state spiegate ieri sera, al termine della conferenza di Teheran, dal Ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi il quale ha reso noto che attraverso alcune nazioni neutrali, l’Iran starebbe prendendo contatti anche con quella parte dell’opposizione siriana che sarebbe pronta ad un dialogo con il governo nell’interesse della nazione siriana. “Indubbiamente gli sviluppi della regione sono molto sensibili e complicati e ciò rende doveroso il nostro sforzo di dialogare con tutte le parti che auspicano un’azione pacifica per la soluzione politica dell’attuale crisi siriana. È necessario usare tutte le capacità esistenti per salvaguardare la sicurezza e la stabilità regionale ed opporsi ai nemici della regione del Medioriente”, ha detto Salehì.

Alla conferenza di ieri a Teheran hanno partecipato i rappresentanti di Bielorussia, Mauritania, Indonesia, Kirkizistan, Georgia, Turkmenistan, Benin, Sri Lanka, Ecuador, Afghanistan, Pakistan, Algeria, Iraq, Oman, Venezuela, Tajikistan, India, Russia, Cina, Kazakistan, Armenia, Nicaragua, Cuba, Sudan, Tunisia e Palestina.

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1 Commento


  • paciscor

    Chissà se l’autobattezzatasi “Comunità Internazionale” prenderà atto di tutto ciò

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