Quaranta arresti e centinaia, forse migliaia di minatori licenziati. Così gli apparati di sicurezza e la direzione della multinazionale Anglo American Platinum hanno reagito durante la notte all’occupazione di una miniera di ferro nella provincia nord-occidentale di Northern Cape.
Il duro e massiccio intervento della polizia ha messo fine a due settimane di occupazione della miniera di Kumba da parte dei lavoratori che come 75 mila loro compagni chiedono ormai da mesi aumenti salariali e un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Secondo quanto afferma
L’occupazione era cominciata il 3 ottobre nonostante gli aumenti salariali concordati a luglio dalla Anglo American Platinum con il più grande sindacato dei minatori, il National Union of Mineworkers (Num), la cui direzione viene ormai contestata in molte occasioni in quanto giudicata arrendevole e più preoccupata di salvaguardare l’alleanza con l’ANC al governo che i diritti dei lavoratori.
Per rafforzare le proprie rivendicazioni i minatori non avevano solo occupato i pozzi, ma anche sequestrato attrezzature del valore di milioni di dollari.
Già domenica scorsa 72 minatori erano stati arrestati durante una protesta alla miniera della Gold Fields. Intanto un’altra azienda,
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