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India. L’ossessione “sicurezza” espone i ricchi al dengue

La morte di un famoso regista di Bollywood colpito dalla febbre dengue in un ricco quartiere di Mumbai ha fatto scattare un allarme in India per la paura di un’epidemia del virus che si diffonde attraverso le zanzare dopo la stagione monsonica. Non ci sono dati a livello nazionale, ma si stima che i malati negli ospedali siano diverse migliaia e i morti qualche decina. Fin qui siamo nella “norma”, per notizie che vengono dai paesi emergenti che hanno ancora larghissime zone di “terzo mondo” all’interno.
A Mumbai le infezioni sono oltre 600, mentre a New Delhi questo fine settimana i casi registrati nei nosocomi hanno raggiunto i 647. La malattia, simile alla malaria, può essere mortale per bambini e anziani.
Il regista Chopra, di 80 anni, notissimo nel suo paese, era stato ricoverato lo scorso 14 ottobre ed è deceduto ieri per complicazioni causate dalla febbre. Le autorità cittadine avevano scoperto che nel suo ufficio in Andheri c’erano dei focolai di dengue e che non erano state prese misure precauzionali per eliminare le zanzare infette.
E qui veniamo alla vendetta della storia ataverso le zanzare “mangia ricco”. La maggior parte delle infezioni avviene infatti nelle zone di residenza della classe benestante, dove c’è una maggiore presenza di giardini e zone verdi, gli habitat migliori per i pericolosissimi insetti.
A New Delhi, per esempio, è molto diffusa nella zona diplomatica dove sorgono le ambasciate. Per questo, la dengue, una piaga che si ripete ogni anno nei mesi di settembre e ottobre, è stata definita dai giornali indiani come una «malattia dei ricchi».
Un funzionario della municipalità di New Delhi, sulla stampa, accusa le famiglie del ceto alto e medio alto di non permettere l’accesso nelle loro ville degli addetti comunali alla disinfestazione. Quindi – proprio loro che ostentano una ricchezza indecente a fronte dei milioni di persone che dormono per strada – sono tra i pochi ad essere “a richio”. Ed è tutta colpa loro, che non aprono i cancelli blidati nemmeno agli addetti alla disinfestazione. Perché? Per paura che i poveri entrino e “vedano” meglio la disparità, per odio atavico dei bramini nei confronti dei paria, per timore dei furti… Scegliete la spiegazione che preferite. Ma il risultato è la zanzara.

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