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ASSEDIO AL CONGRESO E SCIOPERO GENERALE. MADRID IN STATO D’ASSEDIO
Alle 6.05 di questa mattina nel suo intervento all’interno del Ministero degli Interni di Madrid la direttrice generale del dipartimento Cristina Diaz si è vantata del fatto che ‘si stanno rispettando i servizi minimi’ e che tutto lo sciopero non sta creando particolari problemi.
Peccato che lo sciopero generale è appena cominciato e in tutto lo Stato Spagnolo si registrano già numerosi ‘incidenti’, con 32 arrestati e 12 feriti.
A Madrid, ad esempio, la Policía Nacional ha arrestato nove attivisti – molti dei quali per resistenza a pubblico ufficiale e disobbedienza – durante scontri in vari punti della città, causati per lo più dall’intervento degli agenti contro i picchetti. Un ragazzo sarebbe stato arrestato per aver danneggiato un punto vendita della catena di fast food McDonald nell’aeroporto di Barajas. A Valencia la Polizia ha arrestato dieci persone che avevano realizzato un blocco stradale su una importante arteria della città.
In tutto ciò, mentre a Madrid a migliaia già manifestavano nelle strade del centro, la maggioranza dei parlamentari del Congreso de los Diputados è in procinto di approvare i Presupuestos Generales del Estado, un bilancio pieno zeppo di tagli e licenziamenti che farà soffrire più delle manovre lacrime e sangue già varate dall’esecutivo Rajoy nell’ultimo anno, da quando ha stravinto le elezioni del 20 novembre dello scorso anno. Ma una trentina di deputati hanno affermato che non saranno in aula oggi per partecipare alle varie manifestazioni indette per lo sciopero generale. Si tratta di eletti nelle liste di Izquierda Plural – (Izquierda Unida più altri movimenti regionali di sinistra) – i repubblicani catalani di ERC, gli indipendentisti baschi di Amaiur, quelli galiziani del BNG, e una deputato socialista, Isabel Lopez y Chamosa. I lavori del Congreso saranno anche notevolmente rallentati dalla partecipazione allo sciopero dei segretari e del resto del personale amministrativo fondamentale per la disamina degli articoli del Bilancio.
Dai posti di lavoro, per quanto riguarda i turni di notte dove lo sciopero è cominciato a mezzanotte, giungono notizie incoraggianti sulla partecipazione. Ad esempio la totalità dei lavoratori del turno di mattina della fabbrica di automobili della Seat di Martorell, in Catalogna, non si è presentata al lavoro, paralizzando la produzione. Paralizzate completamente questa mattina anche le installazioni del porto di Bilbao, la principale città basca. Negli aeroporti spagnoli adesione massiccia del personale di volo e di terra che ha prodotto la cancellazione, fino alle 8 di questa mattina, di circa 140 voli. Che diventeranno più di 400 alla fine della giornata di oggi.
Si segnala anche un’adesione massiccia nei servizi di trasporto delle merci, nella distribuzione dei giornali e degli alimenti a mercati, centri commerciali e negozi. Agli ingressi dei Mercati Generali delle principali città del paese centinaia di lavoratori hanno rallentato le operazioni realizzando picchetti.
Tra poco in molte città cominceranno i blocchi stradali e quelli nelle stazioni degli autobus e dei treni. I media spagnoli segnalano che la metropolitana di Valencia, nel sud, è stata interrotta a causa di alcune barricate incendiate piazzate sui binari dei treni.
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