L’agenzia di sicurezza interna della Polonia ha annunciato oggi d’aver arrestato un uomo sospettato di aver tentato di organizzare un mega attentato contro il Parlamento, contro il primo ministro e contro il presidente del paese.
“L’uomo progettava di far esplodere quattro tonnellate di esplosivo”, ha affermato il procuratore Mariusz Krason, che guida l’inchiesta, parlando coi giornalisti a Varsavia. Secondo i media locali, l’uomo è 45enne polacco professore presso la Facoltà di Agraria dell’Università di agricoltura di Cracovia, nella Polonia meridionale. Secondo l’accusa, voleva far saltare la bomba durante una sessione dei lavori parlamentari per l’approvazione del Bilancio, alla quale avrebbero preso parte il presidente Bronislaw Komorowski e il primo ministro Donald Tusk.
L’autore del progetto terroristico, identificato da alcuni media come Brunon K., in realtà é stato arrestato il 9 novembre scorso, ma la notizia è stata diffusa solo oggi.
Ad avviso dell’uomo arrestato, in Polonia a esercitare il potere sarebbero ”non veri polacchi ma solo stranieri”. Secondo gli inquirenti l’aspirante attentatore non ha apparentemente legami con otrganizzazioni politiche o terroristiche. Ma a motivarlo sarebbero stati sentimenti apertamente ultranazionalistici, xenofobi e antisemiti.
L’uomo avrebbe detto di essersi ispirato nel suo progetto criminale a una terza persona non meglio precisata, e avrebbe cercato di creare un gruppo armato per realizzare il suo folle gesto. Secondo la tv polacca, avrebbe voluto emulare i metodi adottati dal norvegese Anders Behring Breivik, che lo scorso anno uccise 77 persone – per lo più adolescenti – in una spaventosa sequenza di attacchi armati ad Oslo e su una vicina isola dove era in corso una manifestazione della gioventù del partito socialdemocratico. Krason ha detto che l’uomo avrebbe fatto a più riprese sopralluoghi e ispezioni del luogo intorno al parlamento dove contava di far esplodere il veicolo-bomba. Sono stati anche mostrati dei filmati su esplosioni di prova effettuate dall’uomo in vari luoghi disabitati.
Nel corso di perquisizioni effettuate in varie località della Polonia sono stati sequestrati vari tipi di esplosivo, detonatori e sistemi sofisticati di telecomandi, insieme ad armi e munizioni, giubbotti antiproiettili e caschi di tipo militare. Secondo il procuratore Krason, l’uomo si riforniva di tali materiali a Varsavia e anche all’estero, probabilmente in Belgio.
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