Il Fronte Popolare ha rifiutato l’offerta da parte del FMI di avere un incontro privato. Il FMI , in effetti, appoggiandosi sulla dittatura di Ben Ali, ha imposto per 23 anni al popolo tunisino una politica antisociale e antidemocratica con molti disastri (disoccupazione, povertà, corruzione e dittatura…) Il Fronte Popolare in cambio propone al FMI un incontro pubblico durante un dibattito televisivo.
Il Fronte Popolare ricorda che il popolo tunisino ha fatto la rivoluzione, ha espresso la sua volontà di rifiuto di questa politica, e del potere che aveva l’incarico di imporgliela. E ha anche espresso la propria volontà di finirla con questa politica.
Tuttavia, mostrando disprezzo nei confronti di questa volontà chiaramente espressa attraverso la rivoluzione, il FMI non solo esige la continuazione della stessa politica, ma in più la vuole accentuare ulteriormente. E’ il senso del nuovo piano di austerità e di rilancio del debito estero (ad un ritmo mai raggiunto prima sotto la dittatura) che è appena stato concluso con il governo della Troika. L’ultimo rapporto dell’Esperto dell’ONU sul debito che condanna le azioni dei creditori come il FMI afferma che :” i creditori non dovrebbero subordinare la concessione dei prestiti o le misure di alleggerimento del debito alla messa in opera , in particolare , di politiche di privatizzazione, di cartolarizzazione, di liberalizzazione del commercio, di deregolamentazione degli investimenti o delle liberazioni del settore finanziario”. Questo rapporto insiste ugualmente sul fatto che: ”Gli Stati creditori e le istituzioni finanziarie internazionali non devono trarre vantaggio da una crisi economica, finanziaria o collegata al debito estero per promuovere delle riforme strutturali negli stati debitori”
Il Fronte Popolare non riconosce al FMI alcuna legittimità di poter continuare a decidere delle sorti del popolo tunisino e considera questo suo nuovo piano come il proseguimento della sua aggressione nei confronti del popolo tunisino. Il Fronte Popolare esige dal FMI che cessi immediatamente qualsiasi ingerenza e ogni atto ostile contro il popolo tunisino. Il Fronte Popolare inoltre esige che il FMI restituisca al popolo tunisino ciò che ha indebitamente percepito come rimborso del debito odioso perché ciò vada ad alimentare un fondo di sviluppo umano controllato dalla popolazione.
Il Fronte popolare coglie questa occasione per chiedere al governo della Troika di cessare qualsiasi collaborazione con il FMI che attenta gli interessi vitali del popolo tunisino. Che ponga fine ai negoziati segreti con il FMI, la BM, la Commissione Europea oppure a qualsiasi altra autorità che abbia per oggetto gli interessi del popolo tunisino.
Infine, il Fronte Popolare esige la sospensione immediata del risarcimento del debito , il congelamento degli interessi, e la realizzazione di un audit sul debito tunisino. Questo audit deve comprendere la società civile e permettere di capire le circostanze che girano attorno a questi prestiti, il loro utilizzo, e identificare le responsabilità e determinare la parte odiosa: quella che deve essere annullata senza condizioni..
* Segretario del PCOT (Partito Comunista Operaio Tunisino) e dirigente del Fronte Popolare
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa