Sul carattere ‘autoritario’ se non addirittura ‘dittatoriale’ del Venezuela bolivariano si sono scritti e si continuano a scrivere fiumi di parole. Non perdono occasione i media mainstream per mettere in cattiva luce un’esperienza sicuramente imperfetta e quindi sempre perfettibile, come la Rivoluzione Bolivariana, che però giganteggia nel mondo rispetto ai risultati ottenuti in pochi anni in termini di eguaglianza sociale, redistribuzione della ricchezza, programmi sociali e di partecipazione popolare alle scelte politiche del paese.
Ad esempio alla maggior parte dei commentatori internazionali è sfuggito il fatto che tutte e sette le vittime degli assalti dell’opposizione contro sedi istituzionali, politiche e addirittura ambulatori seguiti alla vittoria del candidato bolivariano fossero militanti e simpatizzanti del Psuv o ad esso collegati. Strano regime, no?
Ciò che spesso sfugge – che distratti! – ai media internazionali è anche che ad esempio nel paese la maggior parte dei mezzi di comunicazione e di informazione, lungi dall’essere controllati dal governo, sono di proprietà delle grandi lobby industriali e finanziarie dell’opposizione di destra, alcune delle quali addirittura legate a paesi – come gli Stati Uniti o la Spagna – che non solo non hanno mai nascosto la propria ostilità per i governi democraticamente eletti, ma li hanno combattuti in tutte le maniere possibili, cercando di abbatterli, destabilizzarli, metterli in cattiva luce.
L’ultima chicca di cui siamo venuti a conoscenza riguarda una emittente televisiva, la Mega Tv, basata a Miami, in Florida, e finanziata dalla mafia cubano-americana. Un’emittente che, sapendo di avere un discreto numero di spettatori venezuelani, nei giorni scorsi ha incitato addirittura alla rivolta violenta contro il Presidente Nicolas Maduro, appena riconfermato in libere elezioni. L’animatore della catena televisiva, un tale Fernando Hidalgo, ha di nuovo puntato il dito contro la presenza nel paese di quei 46 mila cubani che prestano servizio come medici, insegnanti e tecnici in quelle città e in quei territori, spesso sperduti, nei quali i loro equivalenti venezuelani non hanno mai voluto operare. Dei servizi dei cooperatori cubani hanno beneficiato in questi anni milioni di cittadini del Venezuela, soprattutto quei poveri che mai si erano potuti avvicinare a un ambulatorio, ad un consultorio, ad un ospedale, ad una scuola. Ma per Hidalgo i cubani sono dei ‘colonizzatori’ e se ne devono andare.
Non è tutto: il conduttore domenica scorsa ha incitato le Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) a sollevarsi, a ribellarsi contro il governo. ”Potete dormire tranquilli di notte?” ha detto Hidalgo rivolgendosi ai soldati venezuelani. E poi ancora: “Non vi offendono gli ordini che provengono dall’Avana e che vi hanno costretto a scontrarvi con i vostri fratelli?”. E poi ancora, insistendo di nuovo su una supposta relazione di sudditanza del Venezuela da Cuba che se non fosse offensiva farebbe sorridere, ha detto Hidalgo: ““tu (militare) sai molto bene che la truffa commessa lo scorso 14 aprile da Maduro, unita agli ordini di fare tutto il possibile per non abbandonare il potere, sono una enorme offesa alla tua patria”.
Di seguito un video molto significativo, per chi comprende il castigliano, sull’atteggiamento della ‘libera’ stampa venezuelana: http://www.youtube.com/watch?v=xxzcCDLQ6Jo
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