E’ scattata oggi un’operazione senza precedenti della procura bosniaca nei palazzi del potere di Sarajevo e Mostar e alla fine della giornata, dopo annunci e smentite, é giunta la conferma: Zivko Budimir, presidente della Federazione Bh (entità a maggioranza croato musulmana di Bosnia), e 18 altri alti funzionari sono stati arrestati con l’accusa di corruzione.
Secondo la stampa locale, Budimir avrebbe accettato tangenti per concedere la grazia a oltre cento condannati nonostante che per la maggioranza di loro le istituzioni competenti non avessero dato parere favorevole. In due anni, delle 438 domande di grazia Budimir ne ha accolte favorevolmente 162. Con la stessa accusa é stato arrestato anche il suo consigliere Petar Barisic, Hidajet Halilovic, presidente della Commissione per la grazia del Ministero di giustizia, Suad Kulosman, presidente dell’Unione veterani e altre persone che avrebbero fatto da intermediari. Le operazioni di polizia, effettuate oggi anche nell’ufficio di Sarajevo di Budimir e nella sede del governo regionale a Mostar, si riferiscono a tre fascicoli, denominati ‘Memory’, ‘Patriot’ e ‘Giustizia’, in cui sono coinvolte decine di persone ritenute collegate con reati di corruzione, abuso d’ufficio, criminalità organizzata e traffico di stupefacenti. Trattandosi di reati penali, Budimir non può contare sull’immunità che la propria carica gli concede.
Dopo le notizie che si erano diffuse in mattinata su un arresto di Budimir era arrivata una smentita della portavoce del presidente. Non é agli arresti, aveva detto Laura Bosnjak, ma non può lasciare il proprio ufficio nel palazzo della presidenza bosniaca a Sarajevo fintanto che la polizia statale sta effettuando una perquisizione. Il procuratore Oleg Cavka si era limitato a ”confermare che sono in corso attività investigative per reati di corruzione”. In serata poi la conferma della procura sull’arresto del presidente e di 18 alti funzionari. Budimir, 52 anni, é stato eletto dal parlamento dell’entità presidente della Federazione Bh nel marzo 2011. E’ un generale in congedo dell’Hvo (Consiglio di difesa croato), la forza militare dei croati bosniaci durante la guerra di Bosnia (1992-95), forza di destra responsabile di numerosi massacri e violazioni dei diritti umani. Dal 2006 é esponente dall’Hsp, (Partito del diritto croato, ultra nazionalista e di destra).
In base all’accordo che mise fine alla guerra in Bosnia, la repubblica é divisa in due regioni autonome tenute insieme da un governo centrale debole. La Federazione bh rappresenta la componente musulmana dei bosniaci e i croati. L’altra entità è quella serba, la repubblica Srpska.
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