Durissimo attacco alle politiche europee di rigore della cancelliera tedesca Angela Merkel da parte del premio Nobel per la letteratura Gunter Grass. ”Trovo vergognoso, e ci rimette in una posizione percepita come arroganza tedesca, il fatto che la Repubblica federale, Paese altamente indebitato, costringa altri Paesi a percorrere una rigorosa via di risparmio”, ha detto Grass secondo un’anticipazione di un’intervista concessa alla televisione tedesca Phoenix.
”Non c’é alcun motivo per avere un atteggiamento tanto arrogante come quello che dimostra la signora Merkel”, ha attaccato Grass: ”Così ci rende nemici. In questo modo si rianimano in modo sgradevole cliché antitedeschi”. Una politica intelligente,”come quella che (l’allora cancelliere) Willy Brandt ha dovuto praticare in tempi molto più difficili – ha poi continuato Grass, ex iscritto al Partito Socialdemocratico Tedesco (Spd) -, avrebbe saputo capire come evitarlo”. Per l’autore de Il tamburo di latta il rigore predicato da Berlino non farebbe altro che ”mandare in rovina attraverso il risparmio” Paesi come la Grecia, ”che non ce la fanno più a tornare sulle proprie gambe”. Secondo l’intellettuale 85enne, da molti tedeschi considerato un’autorità morale e un punto di riferimento, la Germania é inoltre un Paese segnato dalla corruzione, a partire dalle banche per arrivare al mondo dello sport, che ha ben poco quindi da insegnare agli altri.
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Barbara
inutile scaricare l’impotenza se non la compiacenza della cosiddetta società civile addosso alla Germania.
Lei il suo welfare ce l’ha, ha il reddito di cittadinanza ossia NON CONDANNA A MORTE I SUOI CITTADINI
Come mai in Italia mentre si precarizzava NESSUNO HA CHIESTO TALE PROTEZIONE?
Ed i trattati che impongono l’austerity sono stati salutati con grande entusiasmo ed enfasi da sindacati e parti sociali e società civile perché all’europa certo non si può dire di no ma I VINCOLI DELL’AUSTERITA’ SONO STATI SOTTOSCRITTI DAL GOV ITALIANO QUANDO FIRMO’ IL TRATTATO DI MAACHSTRICHT.
Facile lagnarsi ora. Dove son stati per venti anni tutti quanti? A dire che senza europa si muore