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Ankara arresta ed espelle tre giornalisti italiani; fermati quattro cronisti turchi

Quattro giornalisti stranieri, tra i quali tre italiani, sono stati fermati fra giovedì e venerdì dalle forze di sicurezza turche al confine di Mursitpinar, mentre tentavano di rientrare nel paese dalla Siria, e poi sono stati espulsi dalla Turchia con l’accusa di essere entrati illegalmente nel paese. Si tratta di Riccardo Chartroux e Valter Padovani della Rai, di Giuseppe Acconcia del Manifesto e di Samuel Forey di Le Figaro. “Dopo aver firmato un documento di ammissione sull’ingresso illegale in Siria – ha scritto Acconcia sul sito del Manifesto – siamo stati portati al commissariato dove ci è stata com­mu­tata una multa per attra­ver­sa­mento ille­gale del con­fine e poi siamo stati tra­sfe­riti nel car­cere di mas­sima sicu­rezza di San­liurfa. Tutto que­sto andando oltre le norme di legge che pre­ve­dono o l’uno o l’altro prov­ve­di­mento. Dopo una notte in cella ci è stata comu­ni­cata l’espulsione imme­diata e un’interdizione di due anni dalla Turchia”. L’inviato del Manifesto ha raccontato inoltre che all’interno del dipartimento immigrazione del carcere i quattro giornalisti hanno «incontrato profughi siriani in attesa di espulsione». 

Se questa è la sorte che tocca a quattro giornalisti stranieri troppo curiosi è facile immaginare cosa accada ai loro colleghi turchi. E infatti pochi giorni fa le forze di sicurezza di Ankara hanno arrestato quattro giornalisti che seguivano la copertura della conquista, da parte delle milizie popolari curde, della città siriana di confine di Tal Abyad. A far scattare l’arresto sarebbe stata una domanda “scomoda” sui miliziani dello Stato Islamico rivolta a un governatore. A finire in manette sono stati Hasan Akbas del quotidiano Evrensel, il reporter di Cumhuriyet Pinar Ogunc, Ozlem Topcu del settimanale tedesco Die Zeit e Deniz Yucel del quotidiano tedesco Die Welt. Dopo qualche tempo i cronisti sono stati però rilasciati, anche dopo le pressioni esercitate dalle autorità tedesche. I giornalisti stavano lavorando al valico di confine di Akcakale, in Turchia, che ha visto un alto afflusso di rifugiati negli ultimi due giorni a causa dei combattimenti tra curdi e Isis. Secondo gli organi di informazione turchi, compreso Cumhuriyet, sono stati arrestati per aver posto al governatore locale di Sanliurfa, Izzettin Kucuk, una domanda che quest’ultimo non ha gradito. Akbas e Yucel hanno infatti chiesto a Kucuk se volesse rilasciare commenti sui timori per la sicurezza avvertiti dagli abitanti di Akcakale per la presenza di miliziani dello Stato Islamico nella loro città. “Finito!”, si è spazientito il governatore, prima di dire alla polizia “Prendeteli!”. 

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