Per il secondo anno consecutivo la campagna internazionale per la liberazione dei 5 arriva negli Stati Uniti, precisamente a Washington, con una fitta agenda d’iniziative che dal 30 maggio al 5 giugno vedranno impegnati giornalisti, intellettuali e politici, arrivati qui da tutto il mondo, tra questi anche una delegazione della Rete dei Comunisti.
Per il movimento di solidarietà internazionalista con Cuba, questo di Washington è un evento centrale e di grande rilievo; infatti, non può sfuggire a nessuno il peso politico di questa mobilitazione internazionale che avrà come sede quegli Stati Uniti, che con tutti i loro governi da oltre 54 anni perseguono una politica aggressiva, guerrafondaia,e di appoggio al terrorismo contro la rivoluzione socialista. Cuba paga il suo impegno internazionalista e il carattere socialista della sua rivoluzione, la cui centralità internazionale oggi si riconferma nel ruolo di riferimento cardine assunto nei processi di transizione al socialismo, dei paesi dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra America (ALBA).
La settimana di mobilitazione si dipanerà attraverso più di 20 iniziative, tra incontri, mostre, spettacoli e manifestazioni. Il momento centrale è rappresentato dalla manifestazione convocata il 1 giugno di fronte alla Casa Bianca per reclamare la liberazione dei cinque, la cessazione del blocco, delle restrizioni di viaggio verso Cuba, la chiusura del lager di Guantanamo e la fine del sostegno da parte degli USA alle bande dei terroristi anticubani.
Arriveranno a Washington figure storiche del movimento di classe internazionale come Angela Davis, assieme alle associazioni dei cittadini cubani residenti negli USA, riunite nella Josè Martì Alliance. La campagna internazionale per la liberazione dei 5 è riuscita attraverso un intenso lavoro ha richiamare un ampio spettro di forze , da quelle autenticamente marxiste fino alle associazioni del cristianesimo di base e sociale, tutte unite nel chiedere la fine delle ostilità Statunitensi contro Cuba e per reclamare con forza la liberazione di Gerardo, Ramon, Fernando e Antonio.
La settimana d’iniziative cade a circa un mese dal ritorno in patria di Renè, un primo e importante successo ottenuto dalla campagna internazionale, sostenuta dall’impegno costante del popolo, del governo cubano e dalla tenacia dei cinque e dei loro familiari. In una lettera scritta dalla Prigione Federale di Marianna, Antonio Guerriero Rodríguez ha così salutato la liberazione di Renè: “Siamo diventati, i Cinque, fratelli.” Per questo motivo, la sua libertà è la nostra libertà, il suo dolore e la sua felicità sono anche nostri. Per questo motivo, la nostra ingiusta prigione continuerà a essere la sua prigione. “Per questo motivo, siamo stati, siamo e saremo i Cinque, in questo si fonde un solo uomo, un cubano come milioni di compatrioti, fedele al suo popolo e alla sua patria.”
La battaglia per la liberazione dei cinque continua l’ha ricordato bene Gloria La Riva, coordinatrice del Comitato Nazionale per la Libertà dei Cinque negli Stati Uniti, in una intervista a Prensa Latina, sottolineando che “la libertà di Renè Gonzalez è una potente fonte di gioia e d’impulso nella lotta per il definitivo ritorno alla loro patria dei Cinque cubani ancora prigionieri politici negli Stati Uniti.”.Questo è il momento per rafforzare l’iniziativa e dare un’ulteriore spinta alla campagna per la liberazione dei Cinque, aumentando le pressioni contro l’amministrazione Obama e sviluppando ulteriormente l’informazione sulla ingiusta detenzione di Gerardo, Ramon, Fernando e Antonio.
La nostra delegazione porta il contributo dell’internazionalismo socialista e di classe che da sempre caratterizza l’azione politica della Rete dei Comunisti, anche quest’ultimo anno è stato contraddistinto da un lavoro intenso, con iniziative di lotta e di informazione, di dibattiti e iniziative che abbiamo svolto insieme a tanti altre associazioni, movimenti,partiti rivoluzionari e internazionalisti , in Europa, in Italia , e in America Latina, sempre a sostegno di Cuba e per la liberazione dei cinque nostri fratelli rivoluzionari; un percorso di lotta che si muove parallelamente al lavoro di approfondimento teorico e alle pluridecennali relazioni di amicizia con la rivoluzione socialista cubana e con i popoli, i partiti e governi dell’ALBA , l’alleanza per il socialismo nel XXI° secolo.
* Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti
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