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Madrid. Chiedono le dimissioni di Rajoy, la polizia li picchia

A migliaia, ieri sera, hanno raccolto l’invito di comitati, movimenti sociali e partiti della sinistra per andare a protestare contro la corruzione e per chiedere le dimissioni del premier spagnolo Mariano Rajoy. Colpevole di aver obbedito ai diktat della troika portando il paese allo sfascio e investito in questi giorni dal maggiore scandalo che abbia mai interessato i dirigenti della destra spagnola. 

La protesta è cominciata poco dopo le 19,30 nei dintorni di Calle Genova, dove circa tremila manifestanti hanno iniziato il pacifico assedio della sede nazionale dei ‘Popolari’, blindata da transenne e da una ventina di furgoni della Polizia Nazionale, al grido di ‘Dimissioni!’.

Manifestazioni in Calle Genova se ne sono svolte diverse negli ultimi mesi, man mano che il governo decidere tagli draconiani alla sanità e all’istruzione. E si sono intensificate quando l’ex tesoriere del PP Bàrcenas ha iniziato a raccontare il sistema di finanziamento illegale attraverso fondi neri dei dirigenti del suo partito, Rajoy compreso, destinatari per anni di una consistente paghetta complementare ai già stratosferici stipendi da parlamentari o ministri. Simulando l’allestimento di un enorme barbecue di massa, i manifestanti gridavano “Rajoy e Cospedal a Soto del Real” (carcere nei pressi di Madrid), in contemporanea con altre 30 città del paese. “E’ normale che la gente manifesti contro i tagli a Sanità e Istruzione e contro le riforme del lavoro o della Costituzione ma anche contro la corruzione, perché il governo e i partiti di regime non cessano di imporre sacrifici mentre la classe dirigente si arricchisce” ha spiegato al quotidiano Publico un giovane aderente al collettivo ‘Gioventù senza Futuro’. Motivo di indignazione ulteriore, negli ultimi giorni, la scoperta che il presidente del Tribunale Costituzionale di Madrid, Francisco Pérez de los Cobos, ha in tasca una tessera del Partito Popolare.

Intorno alle 21 l’assedio alla sede del PP, chiaramente chiusa e deserta, si è trasformato in un corteo che ha poi bloccato alcune delle arterie stradali del centro di Madrid: dalla Gran Vía fino a Cibeles, da Castellana fino a Colón. Poi un migliaio di dimostranti ha puntato dritto verso i ‘quartieri alti’ di Madrid, imboccando calle Goya, per poi tornare a Cibeles, gettando rotoli di carta igienica all’indirizzo dei poliziotti in assetto antisommossa. Che, dopo esser rimasti tranquilli fino a quel momento, proprio a Cibeles hanno deciso di caricare violentemente i manifestanti. Mentre questi si disperdevano e tutto sembrava esser finito così, a poca distanza, sulla Gran Via, un altro plotone di agenti dava il via a nuove ingiustificate cariche, iniziando una caccia all’uomo che ha preso di mira anche fotografi e giornalisti colpevoli di documentare l’arresto di una ragazza. Alla fine il saldo sarà di due detenuti (scarcerati nella mattinata di oggi) e di dodici feriti.
Anche davanti alla sede del PP di Valencia la Polizia ha caricato. Bilancio: quattro manifestanti arrestati e alcuni feriti.

I video: http://www.youtube.com/watch?v=L5gdFKNAZHs
             http://www.youtube.com/watch?v=9KAuk_HPZxo
             http://www.youtube.com/watch?v=AfLV48RuHe0

  

1testarottamadrid

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