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Grecia: l’austerità uccide, dipendenti statali in sciopero

Nuovo sciopero dei dipendenti pubblici ellenici contro il megataglio targato troika. Un’insegnante licenziata stroncata da un infarto.

 

I dipendenti statali greci sono in sciopero oggi all’indomani della pubblicazione da parte del governo delle prime liste di nomi di migliaia di impiegati pubblici delle amministrazioni centrali e locali destinati ad essere messi in mobilità, condizione che per la maggior parte di loro precederà il licenziamento, previsto già nei prossimi mesi. L’Adedy, il principale sindacato dei dipendenti pubblici ellenici, ha proclamato lo sciopero a partire dalla mattina di oggi e fino a domani dopo che ieri un migliaio di manifestanti sono scesi in piazza nella capitale per protestare contro la cosiddetta riforma della pubblica amministrazione varata dal governo di coalizione tra socialisti e conservatori sotto dettatura della troika. La dimostrazione é andata in scena ieri dopo che il ministero della Riforma amministrativa aveva reso noto i nomi di oltre 2.000 insegnanti delle scuole elementari e secondarie oggetto di trasferimenti ad altre sedi o ad altri incarichi. Fra l’altro anche il nome del responsabile della Federazione degli Insegnanti delle Scuole Secondaria (Olme), Themis Kotsifakis, é tra quelli iscritti nella lista del ministero. Agli insegnanti, che sono in tutto 2.122, si aggiungeranno presto circa 3.000 agenti della Polizia municipale, 1.500 addetti agli uffici amministrativi delle università e degli istituti tecnici, 1.500 operatori sanitari pubblici e 600 altri impiegati da vari istituti di previdenza sociale e dall’ufficio di collocamento statale (Oaed). Il governo si é inoltre impegnato con la troika (Ue, Bce e Fmi) a mettere in mobilità 12.500 statali entro settembre e 25.000 entro la fine dell’anno. I lavoratori soggetti al provvedimento riceveranno il 75% dello stipendio per otto mesi fino a quando non saranno destinati ad un nuovo incarico. Nel caso non ottenessero un nuovo posto di lavoro, assai probabile in un paese dove la disoccupazione è al 26% e dove si continua a tagliare ovunque, saranno licenziati.
Le micidiali politiche antipopolari della troika e del governo fantoccio di Antonis Samaras continuano a uccidere. Pochi giorni fa a Larissa Kleopatra Kapsachàti, insegnante di assistenza infermieristica presso il primo Liceo Professionale di Tyrnavos e sindacalista del PAME (sindacato del Partito comunista), si è improvvisamente sentita male ed è morta poco dopo. La Kapsachàti era tra i primi 112 insegnanti di Larissa che sono stati sospesi-licenziati in seguito alle nuove misure imposte dalla Troika e poche prima di morire la donna aveva appreso che la sua domanda di sospensione del licenziamento era stata rigettata, nonostante l’insegnante avesse subito un anno e mezzo prima un’operazione a cuore aperto per la realizzazione di un bypass triplo.

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