A confermarlo è Pierre Piccinin da Prata, l’insegnante belga liberato insieme con Domenico Quirico che rivela al quotidiano Le Soir e alla RTL belga: l’attacco con il gas sarin o altre armi chimiche non è stato effettuato dalle forze del regime di Assad, ma dai ribelli.
“E’ un dovere morale dirlo. Non è il governo di Assad ad aver usato il sarin o altri gas alla periferia di Damasco. Ne abbiamo la certezza perché abbiamo sorpreso una conversazione dei ribelli. Anche se mi costa dirlo perché dal maggio 2012 sostengo la giusta lotta della democrazia dell’esercito libero siriano”.
Qui di seguito invece il servizio della RTL, la radio televisione belga che ha intervistato oggi Piccinin:
E ‘un dovere morale da raccontare. Non è il governo di Bashar al-Assad ad aver usato gas sarin o altri armi analoghe nei sobborghi di Damasco. Anche se mi costa dirlo perché da Maggio 2012 ho ferocemente sostenuto l’esercito siriano libero nella sua giusta lotta per la democrazia “.
“Tradito dall’Esercito libero”
L’insegnante belga ha anche descritto come era arrivato in Siria e come era stato arrestato. “Siamo venuti in Siria dal Libano, il 6 aprile, con tutte le garanzie necessarie che ogni volta prendevo con esercito libero. Questo era il mio ottavo viaggio in Siria. Sotto la protezione dell’esercito libero, sono andato ad Al-Quseir che era in parte sotto assedio. Il nostro obiettivo era quello di rimanere soltanto un giorno per evitare che l’assedio si chiudesse su di noi. Purtroppo, lasciando la città la sera dell’8 aprile, poco prima delle 20, siamo stati assaliti da un gruppo di banditi islamisti. E’ stato un tradimento dell’esercito libero che ci ha consegnato a questo gruppo “.
Vittima delle “finte esecuzioni”
Stamattina Piccinin aveva già risposto alle domande di Vincent Lorge in diretta su Bel RTL ed ha approfondito le sue condizioni di detenzione. “E ‘stata un’odissea terrificante in tutta la Siria. Ci sono stati momenti in cui ci siamo ritrovati con dei gruppi. Non siamo stati sempre con lo stesso gruppo che ci teneva prigionieri, ma con gruppi molto violenti, molto anti-occidentali e islamisti anti cristiani. La violenza fisica è stata talvolta aspra” ha detto.
Egli ha aggiunto di esser stato vittima di “umiliazioni, minacce, finte esecuzioni. Domenico ha subito due finte esecuzioni con il revolver. Ad un certo punto abbiamo pensato che ci avrebbero ucciso perché ci hanno detto che eravamo diventati un problema e che avrebbero dovuto liberarsi di noi “.
Per il suo collega Domenico Quirico, arrestato con lui era “come aver vissuto per cinque mesi su Marte.”
Arrivati alle 5:40 da Roma
L’insegnante belga Pierre Piccinin da Prata è arrivato a Bruxelles stamattina, lunedì, alle 5:40, da Roma. Rapito in Siria nel mese di aprile, è stato rilasciato Domenica sera con l’italiano Domenico Quirico, giornalista de La Stampa. Pierre Piccinin Melsbroek è stato salutato dai suoi genitori, il ministro degli Interni MILQUET, direttore del Crisis Center Jaak Raes e rappresentanti della polizia federale. Il maestro “è in buona salute e sarà ora prendersi qualche ora di riposo”, ha detto l’unità di crisi.
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Le menzogne inventate dall’occidente imperialista sono sbugiardate da membri dello stesso apparato mediatico incaricato di spacciarle…