La notizia è che Stati Uniti e Russia hanno raggiunto un accordo sul piano per la messa in sicurezza delle armi chimiche siriane e concordano sul fatto che se
L’accordo tra Russia e Usa sulle armi chimiche siriane non contiene nulla sul possibile uso della forza, ha detto a Ginevra il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov,. Il segretario di Stato USA Kerry, invece ha evocato il ricorso al capitolo 7 della carta Onu in caso di mancato rispetto del piano da parte di Damasco. Il governo siriano ha ora sette giorni di tempo per elencare il tipo di armi chimiche possedute e i siti in cui vengono custodite e prodotte.
Soddisfazioni per l’accordo raggiunto arrivano da Pechino.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, dovrebbe presentare questa mattina al Consiglio di Sicurezza il rapporto degli esperti Onu sull’uso di armi chimiche in Siria. Ma su questa “prova della verità” pesa enormemente la sortita unilaterale del segreteraio dell’Onu che due giorni fa aveva dichiarato preventivamente che, il presidente Assad è colpevole d inumerosi crimini contro l’umanità. Ban Ki Moom aveva commentato le conclusioni degli ispettori pensando di non esser registrato, mentre le sue dichiarazioni sono state trasmesse dai sistemi a circuito chiuso interni dell’Onu e sono finite sulle agenzie e le televisioni di tutto il mondo. “Sono sicuro che ci sarà un processo per accertare le sue responsabilità quando tutto sarà finito” ha detto Ban Ki-moon. Di fronte alla “frittata” che compromette fortemente la neutralità di Ban Ki Mooon, il portavoce dell’Onu Farhan Haq si è affrettato a smentire la presunta notizia che il segretario generale delle nazioni unite possa già avere in mano il rapporto degli ispettori. Lo stesso Ban Ki-moon ha confermato di non conoscere i contenuti del documento, ma ha detto di aspettarsi la “soverchiante dimostrazione” sull’uso delle armi chimiche in Siria.
Forse un po’ troppo prematuramente anche il ministro della riconciliazione siriano Ali Haidar ritiene che L’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia a Ginevra sulle armi chimiche è “una vittoria per
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