Menu

Rio de Janeiro: scontri dopo la marcia degli insegnanti

E’ finita con barricate e lanci di bottiglie molotov da una parte e una pioggia di gas lacrimogeni dall’altra la giornata di lotta degli insegnanti in sciopero proclamata ieri a Rio de Janeiro, una delle maggiori città brasiliane. 

Nel tardo pomeriggio circa trentamila professori, lavoratori amministrativi della scuola e attivisti sindacali di altri settori avevano marciato pacificamente al grido di “Questo governo cadrà! Fuori Cabral e Paes!” (Sergio Cabral, governatore di Rio, ed Eduardo Paes, il sindaco della città). Una manifestazione, l’ennesima, per chiedere alle autorità locali aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro e per denunciare un piano sull’istruzione pubblica deciso dal Comune che giudicano sbagliato. Un piano contro il quale i docenti hanno indetto uno sciopero che dura ormai da molte settimane: da 53 giorni incrociano le braccia gli insegnanti della scuola secondaria, mentre da esattamente un mese hanno sospeso la propria attività i maestri e le maestre delle materne e delle primarie. I sindacati degli insegnanti bocciano il piano governativo perchè riguarda solo il 7% degli insegnanti di Rio – quelli che lavorano 40 ore nella stessa scuola – non prendendo in considerazione le istanze della maggioranza dei professori, tutti sottopagati. 

Quando il corteo è arrivato a destinazione, in piazza Cinelandia, circa duecento appartenenti ai collettivi anarchici hanno attaccato il Consiglio Municipale lanciando pietre e bottiglie molotov, tentando poi di fare irruzione all’interno della sede istituzionale mentre altri tracciavano slogan sulle vetrate dell’edificio. La polizia militare in tenuta antisommossa è intervenuta duramente sparando numerosi candelotti lacrimogeni e granate stordenti. Durante gli scontri un autobus è stato incendiato ed altri cinque danneggiati, ed anche la sede del consolato degli Stati Uniti è stata attaccata e danneggiata con delle bottiglie incendiarie. I giovani incappucciati hanno cercato di ritardare l’avanzata dei poliziotti erigendo improvvisate barricate e dandogli fuoco, e gettando contro gli agenti petardi e pietre. Gli scontri, durati quasi tre ore, si sono spenti sono durante la notte. Il bilancio è di parecchi arrestati, tra i quali anche un ragazzo minorenne.

Rio de Janeiro era stata teatro di manifestazioni e scontri già la scorsa settimana, ed anche a San Paolo nelle ultime ore migliaia di persone sono scese in piazza contro la decisione di alcune amministrazioni locali di bloccare o addirittura decurtare gli stipendi degli insegnanti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *