Prelevata dalla polizia francese mentre era in una gita scolastica, portata via davanti ai suoi compagni di classe in lacrime, condotta all’aeroporto dove era gia’ stata portata la sua famiglia e rimpatriata con il primo volo a Mitrovica, enclave serba in Kosovo. La vicenda di Leonarda, 15 anni, kosovara e da tre anni studentessa in una cittadina della Francia orientale e con buoni risultati scolastici, sta spaccando il mondo politico francese, incluse le forze della gauche, minando l’equilibrio del governo Hollande. Al centro delle polemiche è soprattutto il ministro degli interni, il ‘socialista’ Manuel Valls, animatore di una campagna di ordine pubblico che prende di mira soprattutto i rom. Adottando le parole d’ordine dell’estrema destra Valls, senza che il presidente Hollande intervenisse, alcune settimane fa aveva affermato che i rom andrebbero espulsi dalla Francia. Ed ha deciso di iniziare con una famiglia fuggita alcuni anni fa dal Kosovo per sfuggire alla pulizia etnica e alla persecuzione delle milizie separatiste che dopo l’occupazione della Nato hanno statenato un’ondata di aggressioni contro tutte le comunità non albanesi e contro gli stessi albanesi poco inclini a sottostare ai diktat dell’Uck e della bande criminali ad essa collegate.
Valls ha insistito sulla correttezza della procedura precisando tuttavia di aver avviato un’inchiesta sui fatti. Ma ieri migliaia di studenti appartenenti a quattro licei hanno percorso le vie di Parigi protestando contro l’espulsione della ragazza. I manifestanti si sono diretti verso Place Beauvau, sede del ministero dell’Interno, mostrando un adesivo postato sul petto di ognuno: ”Per il ritorno di Leonarda e Katchik!”. Decine di associazioni e diversi esponenti del mondo della politica e della cultura, compresi alcuni dirigenti socialisti, hanno chiesto il rientro immediato della giovane e della sua famiglia.
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