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Cefalonia: i terremotati cacciano i nazisti di Alba Dorata

Il caporione di Alba Dorata – o Alba Nazionale, come ha cominciato a farsi chiamare recentemente in vista di una illegalizzazione al momento improbabile – Ilias Kasidiaris pensava di farsi pubblicità a buon mercato speculando sulle conseguenze del terremoto che pochi giorni fa ha causato numerosi e ingenti danni nell’isola di Cefalonia, sul versante ionico della Grecia. 

E così ieri mattina il parlamentare neonazista, accompagnato da alcuni dei suoi truci scagnozzi, è arrivato sull’isola per “distribuire aiuti alimentari” e per “portare la sua solidarietà” agli abitanti dell’isola colpiti dal sisma.

Il candidato a sindaco di Atene – si vota a maggio – e i suoi pensavano evidentemente che i terremotati li avrebbero accolti a braccia aperte vista anche la mancanza relativa di aiuti da parte delle istituzioni pubbliche e lo stato di abbandono in cui sono stati lasciati dalle autorità. E per l’occasione avevano portato dalla capitale due camion pieni di generi di prima necessità e prodotti vari.
Ma il preventivato entusiasmo non c’è stato: in pochissimi hanno accettato gli alimenti ‘donati’ dai nazisti e ad un certo punto contro di loro hanno cominciato a levarsi slogan e urla. Soprattutto dagli ospiti della casa di riposo per anziani di Lixuri, la seconda città dell’isola, che anche se attualmente sistemati nel locale stadio non ne hanno voluto sapere di accettare la strumentale carità di Alba Dorata. Solo qualcuno ha ringraziato Kassidiaris e un altro deputato, Barbarussis, per aver portato il loro aiuto ma la maggior parte hanno urlato loro di andarsene dall’isola.

Una bella dimostrazione di dignità da parte di una popolazione doppiamente sofferente: per le conseguenze dei diktat della troika europea e per quelle del terremoto.

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