Ultim’ora. Le delegazioni riunite al Cairo avrebbero raggiunto l’intesa per la cessazione delle ostilità. Scatterà alle ore 6 (le 5 in Italia) di domattina. Intanto regge la prima sospensione, di cinque ore, accettata anche da Hamas.
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E’ entrata in vigore alle 10 di questa mattina – ora locale – la tregua umanitaria di cinque ore nella Striscia di Gaza chiesta dalle Nazioni Unite: «Ogni tentativo di trarre vantaggio dalla tregua porterà una rappresaglia», ha comunque minacciato un portavoce delle forze di difesa israeliane.
Israele fermerà i suoi attacchi su Gaza solo per «consentire ai civili di rifornirsi di beni necessari», ma risponderà «con forza» nel caso in cui Hamas lancerà razzi su Israele nel corso della tregua temporanea. Parlando con la Cnn, il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri ha reso noto che il movimento ha accettato di attenersi al cessate il fuoco.
Otto palestinesi sono stati uccisi però dall’artiglieria israeliana stamane, poco prima dell’inizio della tregua umanitaria, mentre si trovavano in una zona aperta di Rafah, nel sud della Striscia.
Le vittime sono di età compresa fra 20 e 27 anni. Il numero complessivo dei palestinesi uccisi a Gaza nei combattimenti con Israele è salito a 230.
Israele ha richiamato ieri altri 8.000 riservisti, arrivando così a 56mila (furono 70.000 nel 2012 nel corso dell’operazione ‘Colonna di Nuvola’) e non ha escluso appunto la possibilità di un ingresso a Gaza, nel tentativo di eliminare completamente l’arsenale militare di Hamas. È «molto elevata» la probabilità che Israele lanci a Gaza un’operazione di terra«, ha rivelato una fonte di sicurezza israeliana ad alcuni giornalisti stranieri. «Se vuoi combattere il terrorismo – ha aggiunto – devi essere sul posto. Dal cielo possiamo colpirli duramente ma non sbarazzarci di loro. L’occupazione è fattibile in giorni o settimane al massimo».
Hamas- secondo il quotidiano israeliano Maariv, anche se da Gaza non ci sono conferme – sarebbe interessato a concordare un tregua di dieci anni e sarebbero già state formulate in merito dieci richieste precise. Tra queste la riapertura del valico di Rafah (da cui si accede al Sinai egiziano), che diventerebbe un punto di transito internazionale, e la liberazione di centinaia di palestinesi arrestati in Cisgiordania nelle settimane passate, mentre erano in corso le ricerche di tre ragazzi ebrei trovati poi morti presso Hebron.
Tuttavia il portavoce di Hamas Mushir al-Masri ha detto la notte scorsa dalla Striscia che sul cessate il fuoco »non c’è stato ancora alcun contatto serio
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