Gli aggiornamenti da Nena News, con Michele Giorgio sotto le bombe, a Gaza. Consigliamo a tutti di collegarsi con il loro giornale, il più attendibile su quanto sta avvenendo. I giornalisti “mainstream”, infatti, stanno in Israele…
ORE 23.20 – GRUPPI DI ESTREMA DESTRA ATTACCANO LA MANIFESTAZIONE DI JAFFA
La manifestazione per Gaza organizzata per stasera a Jaffa da diversi partiti e associazioni di sinistra è stata attaccata da gruppi fascisti e di estrema destra che hanno cantato slogan “Morte agli arabi”.
ORE 23.15 – PESANTI BOMBARDAMENTI IN CORSO
Dal mare verso Gaza City sono in corso bombardamenti da parte della marina israeliana. La situazione peggiore è a nord e sud, dove i residenti raccontano di attacchi ininterrotti contro i centri abitati. I carri armati israeliani stanno tentando di avanzare verso l’interno.
ORE 21.00 – NUOVI MASSACRI: UNDICI VITTIME A GAZA CITY, VENTUNO A DEIR AL-BALAH
ORE 20.00 – BILANCIO DELLE VITTIME SALE ANCORA: 558 MORTI
ORE 19.00 – ESERCITO ISRAELIANO: SETTE SOLDATI UCCISI NELLE ULTIME 24 ORE, PER HAMAS SONO DIECI
L’esercito israeliano ha fatto sapere che sette soldati sono stati uccisi nelle ultime 24 ore a Gaza, portando il totale a 25. Tre militari gravemente feriti, otto leggermente. Secondo Hamas, i soldati uccisi sarebbero almeno dieci.
ORE 18.50 – MINISTRO DEGLI ESTERI ISRAELIANO, LIEBERMAN: “LAVOREREMO PER IMPEDIRE AD AL JAZEERA DI LAVORARE IN ISRAELE”
ORE 18.30 – BILANCIO SALE A 548 MORTI, ALCUNI NON ANCORA IDENTIFICATI
ORE 18.15 – ABBAS E MESHAAL SI INCONTRANO IN QATAR
Il presidente dell’Autorità Palestinese Abbas ha incontrato in Qatar il leader politico di Hamas, Meshaal. I due hanno concordato sulla necessità di un cessate il fuoco e sul coinvolgimento nel negoziato dell’Egitto, nonostante Meshaal abbia sottolineato alcune sue riserve sulla tregua proposta dal Cairo.
ORE 18.10 – FRASE SHOCK DI UN PROFESSORE ISRAELIANO: “STUPRARE LE MOGLI E LE MADRI DEI COMBATTENTI PALESTINESI IMPEDIRA’ GLI ATTACCHI”.
Intervistato stamattina dalla Radio Bet israeliana durante il programma HaKol Diburim, il professore Mordechai Kedar, insegnante israeliano di letteratura araba presso l’Università Bar-Ilan, ha dichiarato oggi che “stuprare le mogli e le madri dei combattenti palestinesi impedirà gli attacchi”. “La sola cosa – ha detto Kedar – che fermerà un attentatore suicida è quella di sapere che se catturato, sua sorella o sua madre verrà stuprata”.
Al commento stupito del presentatore Yossi Hadar (“non va bene, non possiamo ovviamente prendere queste iniziative”), Kedar ha rincarato la dose: “non parlo di cosa facciamo o non facciamo. Io parlo della realtà: ‘unica cosa che dissuaderà un attentatore suicida è sapere che se preme il grilletto, la sorella sarà violentata”.
Kedar è un professore specializzato negli studi sui palestinesi di Israele. Ha servito per 25 anni nell’Intelligence militare dove ha approfondito gli studi sui gruppi islamici. E’ un ricercatore presso il “Centro Begin-Sadat per Studi Strategici”.
Bar Ilan è una importante università religiosa israeliana situata non lontana da Tel Aviv. Nel novembre 1995, un suo studente,Yigal Amir, assassinò il Primo Ministro Yitzhak Rabin.
Ore 17:40 – IL LEADER DI HAMAS MASH’AL: “CON LA SUA RESISTENZA GAZA HA DECISO CHE OCCUPAZIONE E ASSEDIO DEVONO TERMINARE”
Dagli schermi della tv panaraba al-Mayadeen, l’ex Premier del governo Hamas a Gaza, Khaled Mash’al, ha dichiarato poco fa: “la Resistenza sta confermando che Gaza è il cimitero dell’Occupazione [Israele, ndr]. L’invasione via terra è frutto del fallimento dell’aggressione aerea sulla Striscia e mostra anche quanto il nemico sia dedito ad atti di terrorismo. Sui crimini commessi dall’Occupazione non possiamo chiudere gli occhi”.
Haniyeh ha poi deplorato l’atteggiamento della Comunità internazionale: “il silenzio del mondo sull’Occupante e il non avere processato i suoi leader hanno incoraggiato il nemico a compiere l’aggressione”. L’ex Primo Ministro ha poi parlato di tregua. “Vediamo ancora di buon occhio qualunque proposta seria e sincera per fermare l’attacco. Le nostre richieste sono la fine dell’assedio e la garanzia che una tale aggressione non si verifichi più. Con il suo sangue e la sua resistenza Gaza ha deciso che l’assedio e l’Occupazione devono terminare”.
ore 17:05 – 548 PALESTINESI UCCISI DA INIZIO OPERAZIONE “BORDO PROTETTIVO”. PIU’ DI 3300 I FERITI. ENNESIMO NUCLEO FAMILIARE STERMINATO
Nella sola giornata di oggi le vittime palestinesi sono 78. Bilancio provvisorio perché i raid e i colpi di artiglieria israeliani continuano senza sosta. Da registrare l’ennesimo massacro di un intero nucleo familiare: gli al-Qassas di Gaza. 9 dei suoi membri (tra cui 5 bambini) hanno perso la vita in un bombardamento aereo compiuto dall’aviazione israeliana. 4 i feriti durante lo stesso attacco.
ore: 16:40 – MA’AN NEWS: “A PARTIRE DA DOMANI VALICO DI RAFAH APERTO PER FAR USCIRE FERITI E STRANIERI.
ore 16:30 – CANALE 10 ISRAELIANO: “107 SOLDATI FERITI DA INIZIO OPERAZIONE TERRESTRE”
ore 16:10 – L’ESERCITO ISRAELIANO: “DA INIZIO OPERAZIONE TERRESTRE UCCISI 160 TERRORISTI. DALLA MEZZANOTTE DI IERI COLPITI 130 OBIETTIVI TERRORISTICI PRESENTI NELLA STRISCIA”.
ORE 16.00 – VIDEO: SOCCORRITORE PALESTINESE UCCISO DA UN CECCHINO A SHAJAIYA
Il video girato da un palestinese e diffuso dall’International Solidarity Movement mostra i soccorsi a Shajaiye, ieri, durante la tregua. Uno dei ragazzi che stava cercando tra le macerie viene colpito da un cecchino israeliano. Ferito, viene ucciso da un secondo colpo.
ORE 15.15 – 4 MORTI E 50 FERITI NEL BOMBARDAMENTO DELL’OSPEDALE AL-AQSA A DEIR AL-BALAH. ESERCITO ISRAELIANO CHIEDE DI EVACUARE OSPEDALE
Carri armati israeliano hanno colpito il terzo piano dell’ospedale Al Aqsa di Deir al-Balah. Quattro morti e 50 feriti, tra personale medico e pazienti, secondo il Ministero della Salute. Il terzo piano ospitava alcune sale operatorie e terapia intensiva. Altri missili hanno colpito le zone intorno all’ospedale.
ORE 15 – FONTI PALESTINESI: BOMBARDATO L’OSPEDALE DI DEIR AL-BALAH: 15 FERITI
ORE 13.35 – CINQUE VITTIME IN BOMBARDAMENTO A NORD
ORE 13.30 – SCIOPERI DI PALESTINESI IN ISRAELE, LIEBERMAN ESORTA A “NON COMPRARE NEI NEGOZI ARABI”
Stando a Haaretz, un numero relativamente alto di palestinesi è in sciopero nelle città “arabe” israeliane (Nazareth, Umm al-Fahm, Sakhnin) e in quelle a forte componente palestinese, rispondendo all’appello dell’Alto comitato arabo di monitoraggio. Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha esortato via Facebook gli israeliani a non fare la spesa nei negozi arabi che sono in sciopero.
Moltissimi palestinesi cittadini israeliani hanno risposto alla chiamata allo sciopero generale, da Nazareth, Umm al Fahem e Sakhnin alle comunità più piccole.SENZA PIU’ UNA CASA
ORE 12.00 – SCIOPERO GENERALE DI ISTITUZIONI, MINISTERI E NEGOZI. SCONTRI IN TUTTA LA CISGIORDANIA: DECINE DI FERITI
Cisgiordania e Gerusalemme manifestano per Gaza. Mentre nei Territori Occupati istituzioni e ministeri chiudevano oggi gli uffici per lo sciopero generale contro il massacro in corso, negozi e attività commerciali sia in Cisgiordania che in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele) aderivano all’iniziativa lanciata dai partiti palestinesi. Tante le manifestazioni nella notte a Beit Ummar, Hebron, Betlemme, Ramallah, Nablus, Halhul, al-Fawwar. Secondo fonti mediche, sarebbero 20 i feriti solo a Hebron. Scontri con la polizia israeliana a Gerusalemme Est. In molte delle manifestazioni di ieri notte, i presenti hanno festeggiato la notizia del rapimento del soldato israeliano, considerata un elemento di forza in possibili negoziati.
ORE 12.10 – UNRWA: OLTRE 100MILA I GAZAWI SENZA PIU’ UNA CASA
ORE 12.00 – SCIOPERO GENERALE DI ISTITUZIONI, MINISTERI E NEGOZI. SCONTRI IN TUTTA LA CISGIORDANIA: DECINE DI FERITI
Cisgiordania e Gerusalemme manifestano per Gaza. Mentre nei Territori Occupati istituzioni e ministeri chiudevano oggi gli uffici per lo sciopero generale contro il massacro in corso, negozi e attività commerciali sia in Cisgiordania che in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele) aderivano all’iniziativa lanciata dai partiti palestinesi. Tante le manifestazioni nella notte a Beit Ummar, Hebron, Betlemme, Ramallah, Nablus, Halhul, al-Fawwar. Secondo fonti mediche, sarebbero 20 i feriti solo a Hebron. Scontri con la polizia israeliana a Gerusalemme Est. In molte delle manifestazioni di ieri notte, i presenti hanno festeggiato la notizia del rapimento del soldato israeliano, considerata un elemento di forza in possibili negoziati.
ORE 11.40 – HEZBOLLAH: “PRONTI A SOSTENERE LA LOTTA DI HAMAS”
Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha telefonato al capo politico di Hamas Meshaal e al leader della Jihad Islamica Shalah, dicendo loro che il movimento libanese è pronto ad assistere la lotta contro l’occupazione israeliana.
ORE 11.10 – CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU: “SUBITO CESSATE IL FUOCO”. KERRY E BAN KI-MOON IN ARRIVO.
Ieri sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto il cessate il fuoco tra Israele e Hamas: “I membri del Consiglio di Sicurezza esprimono grande preoccupazione per il crescente numero di vittime”, ha detto l’ambasciatore all’Onu del Rwanda, attuale presidente. Oggi Ban Ki-moon sarà al Cairo per lavorare ad una tregua. Tornerà anche il segretario di Stato Usa Kerry.
ORE 11 – VIDEO: A NABLUS, LA POLIZIA PALESTINESE SPARA IN ARIA PER DISPERDERE LA FOLLA
Ieri sera grande manifestazione di protesta a Nablus contro l’attacco israeliano a Gaza. La polizia palestinese su ordine dell’ANP ha sparato colpi in aria per disperdere le migliaia di persone presenti.
ORE 12.10 – UNRWA: OLTRE 100MILA I GAZAWI SENZA PIU’ UNA CASA
ORE 12.00 – SCIOPERO GENERALE DI ISTITUZIONI, MINISTERI E NEGOZI. SCONTRI IN TUTTA LA CISGIORDANIA: DECINE DI FERITI
Cisgiordania e Gerusalemme manifestano per Gaza. Mentre nei Territori Occupati istituzioni e ministeri chiudevano oggi gli uffici per lo sciopero generale contro il massacro in corso, negozi e attività commerciali sia in Cisgiordania che in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele) aderivano all’iniziativa lanciata dai partiti palestinesi. Tante le manifestazioni nella notte a Beit Ummar, Hebron, Betlemme, Ramallah, Nablus, Halhul, al-Fawwar. Secondo fonti mediche, sarebbero 20 i feriti solo a Hebron. Scontri con la polizia israeliana a Gerusalemme Est. In molte delle manifestazioni di ieri notte, i presenti hanno festeggiato la notizia del rapimento del soldato israeliano, considerata un elemento di forza in possibili negoziati.
ORE 11.40 – HEZBOLLAH: “PRONTI A SOSTENERE LA LOTTA DI HAMAS”
Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha telefonato al capo politico di Hamas Meshaal e al leader della Jihad Islamica Shalah, dicendo loro che il movimento libanese è pronto ad assistere la lotta contro l’occupazione israeliana.
ORE 11.10 – CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU: “SUBITO CESSATE IL FUOCO”. KERRY E BAN KI-MOON IN ARRIVO.
Ieri sera il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto il cessate il fuoco tra Israele e Hamas: “I membri del Consiglio di Sicurezza esprimono grande preoccupazione per il crescente numero di vittime”, ha detto l’ambasciatore all’Onu del Rwanda, attuale presidente. Oggi Ban Ki-moon sarà al Cairo per lavorare ad una tregua. Tornerà anche il segretario di Stato Usa Kerry.
ORE 11 – VIDEO: A NABLUS, LA POLIZIA PALESTINESE SPARA IN ARIA PER DISPERDERE LA FOLLA
Ieri sera grande manifestazione di protesta a Nablus contro l’attacco israeliano a Gaza. La polizia palestinese su ordine dell’ANP ha sparato colpi in aria per disperdere le migliaia di persone presenti.
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ORE 10.10 – INTENSI BOMBARDAMENTI A EST DI GAZA, SHAJAIYEH E TUFFAH. ISRAELE RIFERISCE DELL’UCCISIONE DI 10 MILIZIANI DI GAZA ALL’USCITA DA UN TUNNEL
ORE 9.45 – 508 VITTIME PALESTINESI, 3150 FERITI. RIFUGIATI AUMENTATI DEL 400% NEGLI ULTIMI 4 GIORNI, UNRWA LANCIA APPELLO PER RACCOLTA DI 60 MILIONI DI DOLLARI
Secondo il ministero della salute di Gaza, i morti palestinesi sono 508 e i feriti 3150. L’Unrwa dichiara che 83 mila sfollati hanno cercato riparo in 60 strutture dell’agenzia Onu, per un numero di rifugiati che è aumentato del 400 per cento negli ultimi 4 giorni. L’Unrwa ha lanciato un appello per la raccolta di 60 milioni di dollari per Gaza: serviranno per il lavoro di emergenza e per l’assistenza successiva, come la riparazione delle case e i servizi di assistenza psichiatrica alla popolazione, soprattutto per i bambini, che dovrebbe durare dai 3 ai 6 mesi.
Le comunità palestinesi di Israele hanno dichiarato che oggi sarà giorno di lutto e di sciopero generale contro l’attacco a Gaza.
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della redazione
Gerusalemme, 21 luglio 2014, Nena News – Oltre 110 morti in un giorno,72 solo nel quartiere di Shajaiyeh – nella parte orientale di Gaza City, colpito ieri mattina da un intenso attacco aereo israeliano- migliaia di feriti, ospedali al collasso e tredici soldati israeliani uccisi: è il bilancio della domenica di sangue appena passata a Gaza, il giorno in assoluto più violento dall’inizio dell’offensiva israeliana. Ora, secondo le autorità sanitarie palestinesi, il numero delle vittime sarebbe salito a 500.
Circa 135 mila gazawi sono fuggiti dalle proprie case, un numero di sfollati che le organizzazioni umanitarie hanno definito più alto che durante l’operazione “Piombo Fuso” del 2008-2009. Circa un terzo di loro si è rifugiato nelle strutture dell’Unrwa.
Questa notte invece i raid israeliani hanno colpito la zona meridionale della Striscia, centrando un palazzo vicino Khan Younis: secondo il ministero della salute palestinese, venti vittime sono state trovate finora sul posto, mentre due persone ferite sono state estratte dalle macerie: si continua a scavare per recuperare i corpi.
Aumentano le vittime anche sul lato israeliano: ieri sono morti 13 soldati, di cui due cittadini statunitensi, negli scontri con gli uomini di Hamas. Anche in questo caso si tratta di primato: sarebbe il numero più alto di soldati israeliani uccisi in un giorno solo da molto tempo. Con i cinque soldati e due civili uccisi sabato, il numero dei morti è salito così a 20.
Ieri in serata era circolata la notizia – diffusa dalla tv delle brigate al-Qassam e da al-Aqsa, emittente di Hamas – della cattura di un soldato israeliano nella Striscia. Hamas ne aveva anche diffuso il nome, Shaul Aron (nome che, come faceva notare ieri al-Jazeera, era molto simile a quello di uno dei soldati morti, Oron Shaul) e il numero di carta d’identità, ma questa mattina l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Ron Prosor ha smentito l’intera vicenda, bollandola come “falsa”.
Questa notte si è tenuta una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla strage di Shajaiyeh, richiesta dalla Giordania su pressione di Abu Mazen, che da Doha, dove ha incontrato il segretario generale dell’Onu, ha riaffermato “l’unità dei palestinesi contro i crimini israeliani”. “Abbiamo bisogno – ha detto Abbas – di un cessate il fuoco, dell’apertura dei confini e della liberazione dei nostri prigionieri liberati durante lo scambio con Shalit [e arrestati in seguito alla scomparsa dei tre coloni israeliani, ndr]“.
Ban Ki Moon ha invece esortato gentilmente Israele a “contenersi” e ha condannato “le atrocità” del conflitto, affermando che continuerà a lavorare per un cessate il fuoco immediato. E anche il presidente Usa Barak Obama, nella sua seconda telefonata in tre giorni con Benjamin Netanyahu, si è detto “preoccupato” per l’alto numero di vittime civili a Gaza “e per la perdita di soldati israeliani”: ma ha comunque ribadito il pieno sostegno a Israele nel suo “diritto a difendersi”. Nena News
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dalle agenzie di stampa:
Ore 8.40 Sono due i commando che da Gaza hanno tentato di entrare nel sud di Israele. Secondo il portavoce militare, l’esercito israeliano ha ucciso 10 «terroristi».
Il tentativo di infiltrazione è avvenuto attraverso un tunnel nel nord di Gaza in direzione di Israele. L’aviazione – secondo le prime informazioni – ha colpito il primo commando, mentre il secondo ha lanciato un missile anti tank verso un veicolo militare. L’esercito ha aperto il fuoco e ucciso circa dieci miliziani. L’esercito ha dato disposizioni ai residenti dei kibbutz di Nir Am e Erez di restare nelle loro case.
Ore 7.00 I corpi di 16 palestinesi uccisi in un raid israeliano sono stati ritrovati stamattina tra le macerie di una casa vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo rendono noto i servizi di sicurezza locali. Il raid, compiuto ieri sera, aveva già fatto nove morti. Salgono a 501 le vittime palestinesi dell’offensiva israeliana.
Ore 6.20 Almeno nove palestinesi, tra i quali sette bambini, sarebbero rimasti uccisi stamattina in un raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia, che risiedeva nella casa colpita dall’attacco. Salgono così a 485 i morti palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana.
Ore 6.20 Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha espresso la sua «grave preoccupazione davanti al numero crescente delle vittime» del conflitto a Gaza, reiterando il suo appello per una «fine immediata delle ostilità».
Ore 2.30 I servizi di sicurezza della striscia di Gaza hanno annunciato oggi la morte di altri 20 palestinesi, uccisi nell’attacco israeliano alla città. Il bilancio totale dei palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva israeliana sale così a 469.
Ore 23.00 Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato stamattina la morte di altri due soldati, mentre nella notte fonti mediche non ufficiali avevano già dato notizia di almeno nove nuove vittime tra i militari ed il braccio armato di Hamas aveva annunciano di averne uccisi 15. Secondo l’esercito israeliano le ultime due vittime sono i soldati Bar Rahav, 21 anni, e Bnaya Rubel, 20 anni, uccisi rispettivamente da un missile anticarro e in uno scontro a fuoco.
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