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Nuova missione militare francese in Africa

E’ operativa da oggi la nuova forza militare francese Barkhane. Si tratta di un nuovo dispositivo militare nel Sahel in sostituzione della missione Serval, in Mali, e di Epervier, in Ciad. L’operazione è stata annunciata il mese scorso dal presidente d’oltralpe François Hollande, con la solita copertura del potenziamento della “lotta al terrorismo” in una fascia più ampia dei paesi del Sahel, in partenariato con il “G5” costituito da Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad.

Concretamente Barkhane – dal nome delle dune scolpite a forma di mezzaluna dal vento – è una forza militare d’elite costituita da 3000 soldati, di cui per ora mille dispiegati a Gao, in Mali e altri 1200 a N’Djamena. Ripresi dai francesi le attuale strategie militari statunitensi con squadre ridotte costituite da elementi delle forze speciali in grado di spostarsi in modo più fluido e rapido da un paese all’altro.

L’intera operazione sarà diretta dalla capitale del Ciad, sede dello stato-maggiore regionale. Le altre basi principali sono stabilite a Gao, Niamey e Ouagadougou mentre alte basi operative avanzate si localizzano a Faya-Largeau (Ciad), Madama (estremo nord del Niger) e Tessalit (nord del Mali, confine con l’Algeria).

La nuova forza ha in dotazione tre droni, sei caccia bombardieri, 20 elicotteri da combattimento, dieci aerei da trasporto, più di 200 veicoli oltre a una rete capillare di informatori. Nessuna scadenza è stata stabilita per il mandato affidato a Barkhane, sotto il comando del generale Palasset.

“Si tratta di concentrare al posto giusto il numero di forze necessarie per far fronte alle minacce persistenti dei terroristi nel Sahel” ha dichiarato il colonnello Giles Jaron, portavoce dello stato maggiore delle forze armate.

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