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Russia avvia lavori per gasdotto verso Cina

Sono arrivate a Lensk, in Yakuzia (Siberia Nord-orientale), le prime tubature per il gasdotto “Forza della Siberia”, che dovrà portare il gas russo in Cina. Lo comunica la compagnia russa Gazprom in una nota, che ripercorre i punti principali del mega-accordo firmato lo scorso 21 maggio con la società cinese Cnpc per forniture annuali da 38 miliardi di metri cubi su 30 anni.
Per ora nei depositi di Lensk sono state stoccate 2,4 tonnellate di tubature e ne dovranno arrivare 120mila tonnellate entro l’anno.
Vladimir Putin ha fortemente voluto l’accordo con la Cina, prendendo in mano direttamente i negoziati, partiti nel 2011, anche sulla scia della crisi ucraina, che vede la Russia sempre più in attrito con l’Ue anche in materia energetica.
Mosca sostiene di poter avviare la produzione dai giacimenti che andranno a rifornire la Cina entro il 2018, ma ci sono già ricorrenti voci di ritardi in vista. Si tratta di una evidente lotta contro il tempo.
Il gas per la Cina sarà estratto nei giacimenti di Čajanda e Kovykta nella Siberia Orientale. Attualmente è già in corso la preparazione per la messa in funzione del giacimento di Čajanda, l’unico nel suo genere poichè oltre a metano contiene anche i gas rari: etano, propano ed elio. Perciò insieme con lo sfruttamento del giacimento e la costruzione dello stesso gasdotto nella regione saranno costruiti complessi per la trasformazione del gas. Sarà costruita un’azienda per la produzione di elio, un’altra per la trasformazione del gas di Amur specializzata in produzione di polietilene e delle materia plastiche, un’altra azienda per la produzione del gas naturale liquefatto per le successive forniture nel Giappone. 
Gli esperti fanno notare che il gasdotto la “Forza della Siberia” è ugualmente vantaggioso sia per la Russia sia per la Cina. Già oggi la Repubblica Popolare Cinese ha bisogno di circa 20 miliardi di metri cubi del gas in più l’anno. Nella struttura dei consumi dell’energia e dei carburanti della Cina il carbone fa oltre il 70%. In seguito ai problemi ecologici, la leadership di Pechino ha fissato l’obiettivo di aumentare la quota dei consumi del gas del 18% l’anno. Ora la Cina ha quattro principali fonti delle forniture del gas. Nel Sud in Cina arrivano circa 10 miliardi di metri cubi del gas l’anno tramite il gasdotto dalla Birmania. Nell’Ovest il gas è venduto dal Turkmenistan, circa 26 miliardi di metri cubi. La Russia è pronta a fornire alla Repubblica Popolare Cinese 68 miliardi di metri cubi. Dal Nord-Est le forniture saranno assicurate da la “Forza della Siberia”, mentre dal Nord-Ovest il futuro progetto del gasdotto “Altai” dovrebbe fornire una capacità stimata di 30 miliardi di metri cubi.

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