Menu

Una testimonianza da Suruc-Kobane

Suruc-Kobane. Nella mattina di giovedì 10 combattimenti in zona centrale nei dintorni del minareto e nella zona est della città controllata da ISIS. Caduti tre miliziani. Nessuna perdita tra i compagni. YPG/YPJ ora dispongono di armi pesanti, portate di recente dai Peshmerga, possono cosi rispondere agli attacchi anche a distanza. Pero’ da Kobane dicono che ISIS dispone ora di droni. Notizia da verificare meglio nei prossimi giorni. Un paio di cose interessanti a vantaggio dei combattenti kurdi stanno emergendo ora: le diserzioni progressive tra i miliziani che cominciano a lasciare la Siria portando con se’ qualche misero bottino di guerra, tra questi diversi europei che disertano il loro delirio del califfato nero e se ne tornano da dove son venuti. Chi ci riesce. L’altra cosa riguarda il disimpegno di Arabia Saudita e Quatar, pare a seguito dell’intervento della coalizione che, pur non incidendo minimamente sul campo, evidentemente incide sul piano politico diplomatico. A Kobane, ci dicono i compagni, ci sono ancora circa seimila civili tra i quali più di un migliaio di bambini. Ci sono feriti e malati, i farmaci scarseggiano cosi come gli tutti gli strumenti e gli ausili sanitari. Imilitari turchi sorvegliano il confine ed hanno già arrestato combattenti feriti riusciti in qualche modo a passare il confine per ricevere cure mediche. Un dirigente del Partito Democratico Kurdo del Rojava incontrato ieri ipotizza per la prossima primavera la liberazione di Kobane. E stimano allo stato attuale della situazione, ancora in un anno al massimo la liberazione definitiva dei tre cantoni e il ritiro dei miliziani.
Già da qualche giorno i combattenti e le combattenti YPG/YPJ sono avanzati di circa 40 km a sud di Kobane in direzione di Aleppo. Puntano al bacino dell’Eufrate per conquistare un punto di rifornimento idrico. Di più: dal cantone di Jizra stanno muovendo altri gruppi di combattenti verso la zona a nord di Aleppo. Contano di avanzare per un centinaio di km aggirando le zone controllate da ISIS fino a ricongiungersi con le formazioni che scendono verso l’Eufrate. In questo modo riuscirebbero finalmente a creare un corridoio sicuro per entrare a Kobane da sud e portare aiuti e rifornimenti alla città.
La situazione sul confine turco è più tesa dopo il passaggio del camion bomba che ha colpito il check point YPG/YPJ a Kobane e tutte le accuse da parte dei curdi di favorire l’ISIS, l’esercito turco e’ ancora più presente e aggressivo verso giornalisti e attivisti. Giorni or sono hanno cancellato tutte le foto e il materiale girato dalle attrezzature prima di restituirle ai legittimi proprietario e ora non ci sono le condizioni per tentare alcuna forzatura. Ma andando nella zona intorno Zehvan, piccolo villaggio kurdo a ridosso del confine a est di Kobane, si può riuscire ad scorgere Kirkan, apoche centinaia di metri oltre il confine, occupato dai miliziani. Da qui si possonovedere i loro movimento, con la massima prudenza per via dei cecchini appostati nei primi edifici del villaggio. vista l’attenzione degli internazionali su quella zona.
Staffetta sanitaria per Kobane – Venerdì 12 dicembre 2014

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *