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L’Ucraina interrompe i colloqui di pace con in ribelli delle repubbliche popolari

L’Ucraina ha unilateralmente interrorro i colloqui di pace con i ribelli delle Repubbliche popolari in corso a Minsk, in Bielorussia. I colloqui erano iniziati mercoledì 24, ma non hanno fatto molta strada.
Nessuna spiegazione è stata fornita, secondo quanto tiferisce il ministero degli esteri bielorusso.
Un cessate il fuoco e l’inizio dei colloqui per raggiungere un accordo quadro erano stati stati annunciati a Minsk nel mese di settembre, ma problemi molto seri erano immediatamente sorti nel rispetto degli impegni presi, soprattutto da parte del governo di Kiev, pressato dalla sua componente nazista, favorevole invece ad una “soluzione militare”.
Gli ultimi colloqui avevano incluso anche la Russia e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).
Una riunione plenaria avrebbe dovuto svolgersi oggi, intorno a punti decisivi come il ritiro delle armi pesanti dalla linea del fronte, lo scambio di prigionieri e la fine blocco economico imposto dall’Ucraina alle aree controllate dai ribelli.

Punti sui quali Kiev avrebbe dovuto prendere impegni precisi e verificabili. Ma evidentemente il governo ucraino non è in grado di controllare le bande paramilitari neonaziste.

 

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