Anche l’ultima condanna contro l’ex dittatore egiziano Hosni Mubarak è stata ribaltata e annullata, rendendo di fatto a portata di mano la sua scarcerazione. La corte egiziana di Cassazione ha stabilito infatti oggi che nel processo per truffa contro Mubarak e i suoi due figli Gamal e Alaa “le procedure non erano state seguite correttamente”.
I tre anni da passare in carcere con l’accusa di aver sottratto in maniera fraudolenta alle casse statali l’equivalente di 14 milioni di dollari (che arrivavano a 18 tenendo conto della analoghe accuse contro Gamal e Alaa) erano l’ultima pena che l’86 enne ex “presidente” avrebbe dovuto scontare. Di conseguenza, lascerà presto l’ospedale militare del Cairo dove era detenuto e tornerà in libertà grazie al nuovo regime imposto in Egitto dai militari che hanno defenestrato il presidente Morsi e i Fratelli Musulmani, usciti vincitori dalle prime elezioni seguite alla rivolta popolare che aveva portato alla destituzione di Mubarak e del suo regime filoccidentale e corrotto.
A novembre anche le accuse contro Mubarak di complicità nella morte dei dimostranti durante e proteste che portarono alla caduta del suo governo furono giudicate “senza basi” da un tribunale. L’ex capo di stato, tuttavia, potrà nuovamente essere processato. Per gli omicidi la procura ha già presentato richiesta di appello, mentre per il caso di truffa è stata la Cassazione stessa ad ordinare che si torni in aula.
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