Ufficialmente il problema è la ‘violazione dei diritti umani’ – che Riad ha sempre violato, fedele alla sua natura autocratica e al ferreo sistema religioso wahabita in vigore – ma quanto sta accadendo in Svezia ha più a che fare con le crescenti tensioni create dall’ormai evidente ruolo autonomo, dal punto di vista politico, economico e militare, dell’Arabia Saudita.
Il governo di Stoccolma ha annunciato che non rinnoverà l’accordo di cooperazione militare stipulato con l’Arabia Saudita nel 2005. La decisione, ha spiegato il primo ministro Stefan Lofven alla radio pubblica ‘Sr’, è stata presa in seguito a un acceso dibattito sulla questione delle violazioni dei diritti umani.
Lo scorso anno con 338 milioni di corone (circa 37 milioni di euro), la monarchia del Golfo si era attestata come terzo paese importatore di armamenti svedesi al di fuori dell’Occidente.
L’annuncio del governo svedese giunge all’indomani di un incidente diplomatico verificatosi tra i due paesi: il ministro degli Esteri di Stoccolma Margot Wallstrom ieri aveva denunciato pressioni da parte di Riad che le avrebbe impedito di pronunciare il suo discorso davanti alla Lega Araba riunita al Cairo. Nel suo discorso, Wallstrom intendeva denunciare i metodi “medievali” della giustizia saudita contro il blogger Raef Badawi, frustato per essersi reso colpevole di “insulti all’Islam”.
La decisione di non rinnovare l’accordo – in scadenza a giugno – è stata fortemente criticata dall’opposizione di centro–destra, secondo cui “rischia di minare la credibilità della Svezia come partner commerciale”.
L’accordo tra Stoccolma e Riad che Löfven ha deciso di rompere era stato firmato nel 2005 e prevedeva cooperazione nel campo militare della logistica, delle armi, della tecnologia e dell’addestramento. Secondo il ministro della Difesa Peter Hultqvist gli unici settori nei quali la collaborazione tra i due Paesi verrà mantenuta sono la ricerca medica e gli studi di genere. L’accordo, rinnovato nel 2010, era già stato fortemente criticato quando era emerso che la Svezia aveva segretamente aiutato i sauditi nella costruzione di una fabbrica di armi.
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