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Elezioni in Francia. Su il Front National, ma non vince

L’estrema destra del Front National di Marine Le Pen, che si era posta pubblicamente l’obiettivo di diventare il primo partito francese ha ottenuto nelle amministrative di ieri un ottimo 25%, con una netta progressione rispetto alle scorse elezioni locali e anche rispetto alle elezioni legislative del 2012, quando aveva ottenuto il 13.6%. Ma non rispetto alle votazioni europee dello scorso anno, quando aveva praticamente centrato lo stesso risultato. Il che vuol dire che l’estrema destra ‘ripulita’ sembra essere arrivata al massimo del suo bacino elettorale potenziale, e che difficilmente riuscirà a crescere. Nel quartier generale di Marine Le Pen si difendono affermando che il voto locale è assai più complesso per i partiti di opposizione, che in genere ottengono i risultati migliori nelle elezioni nazionali che hanno un carattere meno legato al territorio e più invece ai programmi, ai progetti. Sicuramente il FN ha dimostrato di avere per la prima volta nella sua storia un forte radicamento elettorale a livello locale e distribuito più o meno in tutto il paese, anche se con le consuete punte nel sud.

Se il FN non può gridare vittoria fino in fondo, il risultato del Partito Socialista al governo è una vera debacle, anche se probabilmente Valls e Hollande hanno riguadagnato qualche punto percentuale sfruttando l’emozione popolare suscitata dagli attacchi di inizio gennaio contro Charlie Hebdo. II partito socialista ottiene il 21% (l’11% in meno rispetto alle provinciali del 2011) e incassa l’ennesima sconfitta da quando guida l’esecutivo di Parigi. Complessivamente il centrosinistra e la sinistra ottengono – anche se sono andati al voto separati – circa il 37% dei voti.

Buon risultato invece innegabile per la destra ‘costituzionale’ di Nicolas Sarkozy, il vero vincitore della competizione di ieri. L’Ump insieme ai centristi dell’Udi ha guadagnato poco più del 29% dei voti, confermandosi per ora il vero sfidante dei socialisti. Comunque risultati lontani dai fasti storici della destra gollista francese anche se a livello locale saranno i candidati dell’Ump a ricevere i voti di tutte le altre formazioni ‘repubblicane’ per sbarrare il passo al secondo turno ai rappresentanti del Front National.
Secondo il ministero degli Interni di Parigi sono stati eletti al primo turno 220 candidati della destra, 56 candidati del centrosinistra, 8 del Front National e 6 di altre formazioni politiche. Il Front National sarà presente al secondo turno in oltre 1.100 cantoni, vale a dire oltre la metà del totale. In particolare l’estrema destra andrà al ballottaggio a due in ben 772 località, a tre in altre 297.

Rispetto al tasso di partecipazione registrato ieri, non si può certo dire che l’appuntamento elettorale di ieri abbia particolarmente entusiasmato gli elettori francesi. Alla fine il tasso di astensionismo ha toccato quasi quota 50% contro il 55% delle precedenti elezioni cantonali.

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