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La guerra arriverà d’estate. Annuncio o psicoguerra?

“Probabilmente entreremo in guerra quest’estate, se siamo fortunati non sarà uno scontro nucleare”. A fare questa affermazione, decisamente non rassicurante, è stato un funzionario  della Nato parlando pochi, giorni fa con John Schindler un analista esperto di servizi di intelligence Usa. Il breve tweet con cui Schindler (docente dell’università della Marina Militare) ha reso nota questa raggelante battuta di un anonimo alto funzionario della Nato, ha fatto rapidamente il giro della rete. A quel punto sono scattate le interpretazioni: una “profezia” cinica degli ambienti militari sul fatto che questa estate le tensioni accumulate su più fronti (dall’Ucraina al Pacifico) possano esplodere, oppure una operazione di psicoguerra tesa far trapelare scenari negativi per influenzare il clima e possibili negoziati. Il clima vede infatti crescere le tensioni tra gli Usa con la Russia e la Cina in diversi quadranti. “A meno che Washington smetta di pretendere che Pechino fermi i suoi progetti di costruzione nel Mar cinese meridionale, “una guerra tra gli Stati Uniti e la Cina sarà inevitabile” ha scritto ad esempio un editoriale del giornale cinese Global Times. “Non desideriamo un conflitto militare con gli Stati Uniti, ma se dovesse presentarsi, dobbiamo accettarlo”, ha continuato l’articolo del giornale. Intanto su un’altra delle faglie di tensione, la frontiera Est, si segnala che è iniziata il 25 maggio e si concluderà domani in Polonia l’esercitazione militare delle forze Nato denominata “Puma”, alla quale partecipano 2.000 militari, provenienti da Francia, Stati Uniti e Polonia. E’ un aspetto del pressing e della escalation in corso contro la Russia a seguito del golpe in Ucraina e delle tensioni che ne sono derivate. Per la Polonia si tratta di un test importante, come annunciato dallo stesso ministero della Difesa, dato che certificherà le capacità di combattimento nella Nato di uno suoi principali battaglioni, la 15esima Brigata Meccanizzata Giżycka, guidata dal generale Slawomir Kowalski. La brigata polacca ha già partecipato alla missione militare in Afghanistan, all’esercitazione ‘Flaming Thunder’ in Lituania e a breve si recherà in missione in Kosovo. Sono previsti molti episodi tattici di difesa ai confini polacchi, fino a prevedere un contrattacco militare.

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