Mentre qui si dà spazio a chi ha idee su come respingerli a cannonata, mentre i mezza civilissima Europa si costruiscono muri nell’illusione di fermarli, nella esemplare Austria – aveva appena ospitato un vertice europeo per affrontare il problema dei rifugiati – 50 migranti sono stati ritrovati morti all’interno di un camion abbandonato per strada.
Sono stati ritrovati sull’autostrada A4, morti per soffocamento. Il ministro dell’Interno dell’Austria, Johanna Mikl-Leitner, chiede all’Ue di istituire subito dei centri di accoglienza sui confini dell’Unione europea “per permettere il trasferimento in sicurezza di profughi nei 28 stati membri”.
La polizia, a quanto pare, sta dando la caccia al conducente del veicolo. Il camion è stato avvicnato dalla polizia stradale dopo alcune ore che si trovava ai bordi dell’autostrada. La targa del veicolo è ungherese, ma sarebbe intestata ad un cittadino romeno.
E la stessa cosa – raggiungendo praticamente la stessa cifra – è accaduta nel Canale di Siicilia. L’unità svedese Poseidon, inquadrata nel dispositivo Frontex, aveva appena fatto salire a bordo 130 migranti che erano su un gommone, quando è stata dirottata dal Centro nazionale soccorsi della Guardia Costiera italiana in aiuto di un barcone. Lì ha salvato 439 extracomunitari, ma alcuni marinai, saliti a bordo dell’imbarcazione su indicazione dei migranti, hanno aperto la stiva ed hanno scoperto 51 cadaveri. Potrebbero essere morti per avere respirato gas emesso dai motori del barcone. Rimasti senza ossigeno come i 49 migranti vittime della strage di ferragosto.
“Quelli bloccati nella stiva non potevano salire sul ponte esterno” e per costringerli l’equipaggio “faceva ricorso alla violenza, con calci, pugni e colpi di cinghia” anche se “solo provavano a uscire la testa dai boccaporti”: così una decina dei 312 sopravvissuti hanno ricostruito, davanti al Gip di Catania.
218 migranti sono invece arrivati stamattina a Catania sulla nave militare croata Andrija Mohorovicic, impegnata nel dispositivo Frontex: secondo quanto hanno raccontato a operatori di Save the children avrebbero pagato per uscire dalla stiva e potere respirare.
Un altro intervento di soccorso è stato compiuto da un mercantile su un gommone con 225 migranti. Il mercantile sta ora facendo rotta verso le coste greche. La nave Phoenix ha completato un altro soccorso salvando 410 migranti. La Bourbon Argos, di Medici senza Frontiere, ha recuperato invece 550 migranti che erano su un fatiscente gommone. E in serata si è concluso un altro intervento da parte di una nave della Guardia costiera islandese per un gommone con a bordo oltre 500 migranti, mentre la nave Grecale ha raggiunto un altro gommone ed ha salvato un altro gruppo numeroso di migranti.
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