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Argentina. Plaza de Mayo risponde al nuovo governo. Convocazione popolare di resistenza e alternativa

Il 12 dicembre, due giorni dopo l’inaugurazione del nuovo governo, più di 100 organizzazioni popolari, gruppi, comunità delle popolazioni indigene e varie espressioni di cultura popolare si sono convocate domani a Plaza de Mayo per il 1 ° Incontro dei Popoli. Per tutto il giorno ci saranno incontri per discutere e stabilire un programma popolare per una vita dignitosa, che incarni la diversità dei popoli e delle culture. Verranno persone e attivisti da tutte le province per incontrarsi in Plaza de Mayo e dire al nuovo governo ciò che non verrà tollerato e qual è il programma con cui verranno occupate le strade ogni volta che le voci della gente non verranno ascoltate.

L’appello di convocazione dell’incontro popolare in Piazza de Mayo di sabato 12 dicembre
Il risultato delle ultime elezioni si è concluso consolidando quello che per molti è il peggiore degli scenari possibili. Di fronte ad una fase ancora incerta si possono già intravedere alcuni segnali della che anticipano quello che ci aspetta. In questo contesto, il rischio maggiore è l’immobilità. E ‘il momento di unificare e implementare ulteriormente la nostra creatività, il nostro impegno e i desideri in un progetto alternativo per la società.
Non possiamo continuare ad aspettare quello che viene. Ora dobbiamo metterci al lavoro su un vero programma per le persone che raccolga il meglio delle esperienze che abbiamo costruito nel corso degli anni e la capacità di farli parlare.
Una proposta per il paese per una vita dignitosa, nel quadro della diversità culturale. Se in questi anni abbiamo potuto mettere in piedi strumenti organizzativi e la resistenza popolare, è ora urgente costruire grandi piattaforme in grado di comunicare, articolarle e promuoverle. Dobbiamo costruire il linguaggio per articolare le diverse realtà, le lotte e la resistenza. Pensare a noi stessi sulla base del multiculturalismo, come il diritto di vivere nella diversità. La sfida è quella di costruire uno spazio comune da cui partire per sviluppare un programma democratico, grande e popolare.
Sappiamo che la dimensione di questo compito è grande, ed è per questo che abbiamo capito l’urgenza di iniziare il cammino. Un’urgenza nata da ciò che eravamo e ciò che possiamo essere. Riteniamo pertanto che non possiamo permetterci di “cavillare per chiarire”, forse l’alba dipende anche da noi e per noi. Immaginiamo un incontro di popoli con dei forum dove ogni settore contemporaneamente lotta per costruire i propri programmi e gli strumenti che sono necessari per questa fase. Un incontro che sia “poroso”, in modo che questi programmi entrano in dialogo tra loro. Un incontro che non rimanga mera deliberazione, ma che definisca la propria continuità e la priorità degli accordi che mettano a vantaggio le differenze.
E’ un incontro sindacale, un incontro delle nazioni e dei popoli indigeni, un incontro delle donne, un incontro contro la repressione e per i diritti umani, un incontro di formazione, un incontro degli studenti, per trovare una comunicazione alternativa, popolare, un incontro della cultura, un incontro per la terra e la casa, un incontro per l’ambiente, un incontro per l’economia popolare. Vogliamo costruire un incontro di popoli, convocare tutti quelli che non si conformano o si accomodano e che ritengono che solo mobilitando le persone si può allargare l’orizzonte del possibile.
A questo convochiamo, a questo vi convochiamo.

 

 

 

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