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Scontri e arresti a Bruxelles. La polizia contro antifascisti ed estrema destra

Giornata di forte tensione e di scontri ieri in una Bruxelles che rimane militarizzata e dove le autorità hanno deciso di impedire con la forza ogni mobilitazione dopo gli attacchi rivendicati dall’Isis. La polizia ieri è intervenuta massicciamente contro due tentativi di manifestare, uno da parte di gruppi e organizzazioni di sinistra, antifasciste e antirazziste, e l’altra da parte di un gruppo xenofobo di estrema destra.

Un centinaio di persone si sono radunate ieri nella piazza comunale del quartiere di Molenbeek hanno tentato di raggiungere in corteo Piazza della Borsa, nel centro di Bruxelles, per manifestare il loro ripudio dell’immigrazione e dell’Islam. Fra loro molti esponenti del movimento neofascista basato in Francia, Generation Identitaire. Un primo corteo di alcune decine di neonazisti vestiti completamente di nero si era tenuto in mattinata Dilbeek, nel Brabante fiammingo, per spostarsi poi in città dove al piccolo nucleo si sono uniti altre decine di estremisti. Due militanti neofascisti sono stati arrestati a Molenbeek perché trovati in possesso di ‘armi improprie’ ha fatto sapere la polizia, mentre altri cinque sono stati fermati per alcune ore mentre cercavano di avvicinarsi a Place de la Bourse. Comunque alcune decine di neofascisti hanno potuto manifestare davanti al Municipio del quartiere di Bruxelles prima di ripiegare verso l’Atomium.

Sparsasi la notizia della manifestazione razzista, centinaia di manifestanti hanno risposto all’appello lanciato dalle organizzazioni antifasciste per impedire la provocazione dell’estrema destra che tenta di soffiare sul fuoco della paura provocata dagli attentati all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana. Già una settimana fa un nutrito gruppo di neofascisti e di hooligans razzisti provenienti per lo più da Anversa e Vilvorde avevano manifestato all’insegna di slogan xenofobi sempre in piazza della Borsa prima che le forze dell’ordine lo disperdesse con i lacrimogeni.

Ieri la polizia ha circondato la piazza del comune di Molenbeek e sbarrato rue Antoine Dansaert per impedire alla folla di raggiungere il memoriale degli attentati del 22 marzo. Ne sono scaturiti scontri con lanci di pietre e bottiglie contro i celerini che hanno realizzato varie cariche e fermato decine di manifestanti.

Nel frattempo gli agenti sono intervenuti duramente contro alcune decine di pacifisti e attivisti antirazzisti effettuando trentatré fermi, tra i quali quello del presidente della “Lega dei diritti dell’uomo”, Alexis Deswaef. Al suo rilascio l’uomo ha raccontato che al suo arrivo in Piazza della Borsa la polizia, che aveva ricevuto l’ordine di impedire e sciogliere qualsiasi manifestazione di ‘estrema sinistra’ ed ‘estrema destra’, gli ha intimato l’ordine di lasciare il luogo. “Ho spiegato di essere un semplice cittadino ma mi hanno arrestato” ha detto Deswaef, rilasciato nel tardo pomeriggio di ieri.

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