L’assassinio è avvenuto Giovedì 7 Aprile, a Quedas de Iguaçu, nello Stato del Paraná, dove da circa un anno è in corso un’occupazione di terre da parte di circa 1500 famiglie del Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST).
Nel pomeriggio, un gruppo di lavoratori dell’MST, che stava viaggiando a bordo di furgoni e motociclette è stato vittima di un’imboscata da parte della Polizia Militare e delle guardie di sicurezza dell’impresa Arapuel, l’imprese che si era appropriata illegalmente delle terre pubbliche occupate dai Sem Terra.
In un comunicato, la direzione statuale dell’MST del Paraná, afferma che i lavoratori sono stati attaccati mentre viaggiavano all’interno del perimetro delle terre, dichiarate pubbliche dalla Giustizia Federale, e costretti a fuggire all’interno della boscaglia sotto il fuoco della Polizia.
Nella fuga, oltre a vari feriti, sono rimasti uccisi due lavoratori, si tratta di Vilmar Bordim, 44 anni, sposato, padre di tre figli e Leomar Bhorbak, di 25 anni, che lascia la moglie incinta di nove mesi.
Le ferite alla schiena rinvenute sui corpi mostrano come i lavoratori siano stati colpiti durante la fuga nella boscaglia e non durante uno scontro, come affermato dalla Polizia.
Nel comunicato viene poi denunciato come i soccorsi siano stati bloccati per circa due da parte della Polizia che inoltre si è premurata di spostare i corpi prima dell’arrivo dell’Istituto medico legale, inquinando quindi le prove presenti sulla scena del crimine.
L’MST denuncia come questo attacco sia avvenuto dopo la visita nel comune di Quedas de Iguaçu da parte del deputato Rossoni, da poco insediatosi alla Casa Civil del Governo del Paraná,
accompagnato dal Segretario di Sicurezza Pubblica del Paraná, Wagner Mesquita e dai vertici della polizia del Paraná, che hanno deciso l’invio di un contingente di più di 60 PM nel comune.
Come riferito dal giornale Brasil de Fato, queste morti si inseriscono in un clima di tensione creato attorno all’occupazione da parte dei vertici politici della regione, dalle forze di sicurezza e dai media locali, che già lo scorso anno aveva portato a numerose minacce di morte nei confronti dei militanti più attivi del Movimento.
In una nota l’MST del Paraná richiede immediate indagini, prigione per i poliziotti e le guardie di
sicurezza oltre che la punizione di tutti i responsabili – esecutori e mandanti – per il crimine commesso contro i lavoratori rurali Senza Terra, l’allontanamento delle forze di polizia dall’occupazione e l’assegnazione delle terre alle famiglie occupanti.
In Brasile purtroppo la violenza da parte delle forze di sicurezza e dei latifondisti ai danni dei contadini e dei militanti che lottano per la terra non accenna a diminuire, così come l’avanzamento di un processo di Riforma Agraria Popolare appare fortemente rallentato dal forte peso che deputati e senatori appartenenti alla “Bancada Ruralista” hanno avuto sulle politiche agricole degli ultimi governi di Dilma Rousseff, e che ora più che mai, in un momento di forte crisi politica del paese minano le prospettive di un Brasile libero dal latifondo.
Fabio Cremaschini
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