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Ucraina: scoperte geografiche e rivelazioni storiche

Ormai non li ferma più nessuno e, dobbiamo riconoscerlo, quanto a genio inventivo la schiatta di majdan è insuperabile.
Una volta preso l’abbrivo, velocità, frequenza e multilateralità delle loro scoperte si susseguono a ritmi degni del secolo dei lumi e si trasmettono anche ai popoli vicini. Così, a distanza di appena pochi giorni da quel “per la prima volta non sarà l’Ucraina a sperare in un aiuto della Nato, bensì la Nato potrà contare sull’aiuto ucraino”, divulgato al mondo dal vice direttore del Centro ucraino di ricerche militari, Mikhail Samus, ecco che il capo dell’Amministrazione presidenziale, Boris Ložkin ha stupito il pianeta ammettendo che, ebbene sì, il Canada, quale lo conosciamo oggi, lo si deve ai primi coloni ucraini che vi si stabilirono 125 anni fa. L’occasione per la nuova rivelazione è stata data dalla visita a Kiev, a conclusione del vertice Nato di Varsavia, del primo ministro canadese Justin Trudeau (della dinastia dei Trudeau: su padre fu premier negli anni ’60 e ’70), durante la quale Petro Poroshenko ha donato all’illustre alleato – istruttori militari canadesi sono da tempo all’opera in Ucraina – una bandiera del Canada realizzata “nello stile delle avanguardie ucraine” su cui, “lateralmente appaiono anche i colori giallo e blu” della bandiera ucraina, a “rappresentare i legami di lunga data tra i nostri paesi”. 125 anni fa infatti, secondo Ložkin, “gli ucraini si trasformarono in parte integrante di cultura, economia e relazioni sociali canadese”. Dunque, è tempo di rivedere, una volta per tutte, le enciclopedie: così come per l’albero genealogico della Gioconda leonardiana, per le origini di Buddha, le innumerevoli primogeniture in campo artistico, militare, storico e costituzionale, si dovrà ridimensionare ora, a vantaggio dei coloni ucraini, anche il ruolo del navigatore francese Jacques Cartier che, nel 1534, issò la bandiera francese su quello che è oggi il Canada.

E si devono riscrivere non solo le enciclopedie, ma anche i manuali di storia contemporanea, sulla base dei più recenti “segreti di Fatima” esteuropei. Rinverdendo le “indagini storiografiche” dell’ex primo ministro ucraino Arsenij Jatsenjuk, che due anni fa ci aveva edotti sull’aggressione portata “dall’Urss a Ucraina e Germania” hitleriana, il Ministro della difesa polacco, Anthoni Macierewicz, dopo che al vertice Nato aveva attribuito alla Polonia “il merito di aver respinto il tentativo della Russia bolscevica di conquistare l’Europa”, oggi ha sentenziato che i massacri di polacchi perpetrati in Volinija dai filonazisti ucraini dell’OUN-UPA di Bandera e Šuchevič nel 1943-’44, furono provocati dall’avanzata dell’Armata Rossa. E con ciò, con un abbraccio tra paesi “avanguardie del liberalismo occidentale” a est dell’Oder, si è chiuso il contenzioso che, per 3 o 4 giorni, aveva tenuto il mondo col fiato sospeso, dopo che il senato polacco aveva definito “genocidio” tali massacri, in risposta ai passi della Rada ucraina sulla eroicizzazione di Bandera, Šuchevič e UPA. Così, dopo la genuflessione di Poroshenko al monumento che a Varsavia ricorda quel macello e affinché la nuova “scoperta storica” soddisfi pienamente Kiev, Macierewicz propone di istituire, quale giornata commemorativa di quei massacri, non l’11 luglio, come ventilato dal senato polacco, bensì il 17 settembre, data in cui, nel 1939, l’Esercito Rosso entrò sugli ex territori russi della Polonia. “Bisogna comprendere” ha profetizzato Macierewicz, “che non ci sarebbe stato alcun 11 luglio, se non ci fosse stata l’aggressione sovietica del 17 settembre. Il 17 settembre mostra il vero autore di quel dramma. I nazionalisti ucraini furono solo lo strumento dei russi”. Ora si attende di conoscere da Varsavia il  nome del vero padre di Cristoforo Colombo; certamente, un cittadino di Cracovia.

 

FP

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1 Commento


  • Sandi

    Il padre non so, ma la Croazia ha già decretato ai tempi di Tudjman che Cristoforo Colombo è croato (mi pare di Korčula/Curzola). In Croazia ci sono anche le sigaretta Kolumbo, a ricordo dei natali croati del navigatore! I nazi(onali)sti sono abbastanza simili nel procedere….

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