Il Ministero degli esteri di Pyongyang ha definito “una provocazione” le esercitazioni congiunte statunitensi-sudcoreane “Ulji Freedom Guardian” iniziate ieri in Corea del Sud e che andranno avanti sino all'inizio di settembre. Nel comunicato diffuso dalla KCNA si dice che già anche “prima di tali manovre l'instabile situazione nella penisola coreana era venuta a trovarsi sull'orlo della guerra, a causa della decisione USA di proseguire in manovre dirette contro la RPDC, dispiegare nell'area bombardieri strategici e dislocare in Corea del Sud il sistema antimissilistico THAAD”. In tale situazione, riporta l'agenzia nordcoreana, Pyongyang “svilupperà il proprio potenziale nucleare di contenimento, per garantire la difesa dello stato, del sistema sociale e della pace regionale e globale”.
Già domenica scorsa, alla vigilia dell'inizio delle esercitazioni, il Comitato nordcoreano per “la pacifica riunione della patria” aveva dichiarato che “la RPDC respingerà tutte le provocazioni e le minacce di aggressione da parte di USA e Corea del Sud” e giudicava le manovre “una volgare provocazione tesa a minare la dignità e la sovranità della Repubblica popolare e preparare un'improvvisa invasione della RPDC". Il portavoce dello Stato maggiore ha dichiarato ieri che “al minimo segnale di una loro aggressione durante le manovre”, Pyongyang porterà un attacco nucleare preventivo sui reparti sudcoreani e statunitensi.
Sul Rodong Sinmun, l'analista Sim Chol Yong scrive che “le autorità fantoccio sudcoreane avevano annunciato l'inizio delle manovre Ulji, specificando che in esse sarebbero stati coinvolti numerosi enti pubblici e più di 480.000 civili”. Al tempo stesso, “le forze fantoccio stanno continuando con lo sviluppo di satelliti spia e missili aria-terra di fabbricazione tedesca "Taurus", mentre parlano della costruzione di un “Kill Chain”, un sistema di attacco preventivo alla Corea del Nord. Ciò dimostra che le forze fantoccio sudcoreane stanno pericolosamente muovendosi per innescare una guerra, acuendo deliberatamente la tensione nella penisola coreana”. Si assiste, scrive Sim Chol Yong, “all'invariabile scena del gruppo Park Geun-hye di ferire i connazionali del nord con la forza delle armi in collusione con forze esterne”, gettandosi “a capofitto in una guerra, dopo aver rifiutato di rispondere all'offerta dei compatrioti per la riconciliazione. Gli Stati Uniti e il regime fantoccio sudcoreano sono i principali responsabili dell'escalation della tensione nella penisola coreana”.
Sempre sul Rodong Sinmun, Ri Kyong Su scriveva ieri che “Secondo i media statunitensi, l'amministrazione Obama sta esaminando la politica di non ricorso per primo all'uso di armi nucleari e sta sollecitando il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad adottare una risoluzione che vieta i test nucleari. Questo è un altro cinico stratagemma per ingannare il mondo”. Gli USA, nota Ri Kyong Su, “hanno elaborato un piano di modernizzazione delle armi nucleari per cifre astronomiche. Ed è proprio durante l'amministrazione Obama che il piano è stato messo a punto ed è in fase di attuazione. Ciò dimostra quanto assurde e ipocrita siano l'iniziativa di Obama per "un mondo senza armi nucleari" e la politica di non ricorso per primo all'uso di armi nucleari. Il Partito Repubblicano, che domina il Congresso, è contrario alla politica di Obama; quindi, tutto ciò che Obama può fare in questa situazione, è emettere un ordine esecutivo presidenziale. I media stranieri osservano che il nuovo capo della Casa Bianca potrebbe emettere un ordine esecutivo presidenziale annullando quello di Obama. Dunque, perché l'amministrazione Obama sta attuando tale politica? L'amministrazione Obama cerca di coprire i crimini commessi gli Stati Uniti nel precipitare il mondo nel più grande pericolo di guerra nucleare, tentando di dipingersi come un campione di pace".
L'agenzia cinese Xinhua scriveva ieri che le attuali manovre in Corea del Sud, che coinvolgono decine di migliaia di soldati e simulano un attacco nordcoreano, vengono appena cinque mesi dopo le manovre USA-Corea del Sud “Key Resolve” e “Foal Eagle” e seguono sia la decisione di dislocare il sistema THAAD in Corea del Sud, sia il trasferimento di tre bombardieri USA sull'isola di Guam, che poi hanno iniziato missioni di volo nell'area Asia-Pacifico. Inoltre, la scorsa settimana, ricorda Xinhua, Seoul aveva effettuato massicce esercitazioni a fuoco proprio a ridosso della linea di frontiera con la Corea del Nord. “La strategia muscolare statunitense” scrive Xinhua, “per il riequilibrio della propria presenza in Asia e la volontà di Seoul di contrastare il suo vicino settentrionale, non produrrnno buoni risultati, ma porteranno a un circolo vizioso di violenza per la violenza”. Inoltre, continua l'agenzia cinese, “le esercitazioni aggiungono incertezze al summit tra i Ministri degli esteri di Cina, Giappone e Corea del Sud, che sono un importante meccanismo trilaterale per la cooperazione e il dialogo, ma che sono offuscate dalle dispute territoriali nei mari Cinese Orientale e Meridionale e dal dispiegamento del THAAD”.
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