Menu

USA. La mattanza dei neri. Stavolta è accaduto a Los Angeles

Questa volta è stata la polizia di Los Angeles ad uccidere un 18enne afroamericano per non essersi fermato a un posto di controllo. Il giovane afroamericano, è stato identificato come Carnell Snell Jr., secondo la polizia era armato, ma i residenti non confermano, scrive il Los Angeles Times. I poliziotti hanno riferito di aver cercato di fermare un'auto perché poteva essere rubata, ma quando il guidatore non si è fermato hanno iniziato l'inseguimento. Il veicolo si è poi fermato qualche isolato più in là e sono usciti due passeggeri che si sono diretti in due diverse direzioni. Gli agenti hanno fermato uno dei due, Snell, che è poi morto per i colpi d'arma da fuoco esplosi contro di lui. La sorella di Carnell, la diciassettenneTrenell Snell, ha raccontato che si trovava fuori con amici quando ha visto il fratello maggiore scappare dalla polizia e poi di aver sentito tre spari. Dopo essersi buttata a terra e rialzata ha visto il fratello a terra senza vita. I parenti del ragazzo hanno spiegato che è stato ucciso proprio vicino la sua casa. La polizia non ha ancora spiegato esattamente cosa sia successo al momento degli spari e un portavoce della polizia di Los Angeles ha parlato di una pistola trovata sulla scena. Il secondo uomo uscito dall'auto non è stato trovato. Quando la notizia della sparatoria si è diffusa decine di attivisti e abitanti della zona si sono riuniti in strada per protestare contro la polizia. La madre di Snell, Monique Morgan, e altri famigliari si sono riuniti vicino alla zona delimitata dalla polizia e hanno chiesto di poter vedere il corpo del 18enne. Un nero ucciso dalla polizia a Los Angeles, quattrordici anni dopo la rivolta per la mancata condanna dei poliziotti che massacrarono l'afroamericano Rodney King, può essere l'episodio scatenante di una nuova fase di escalation nelle città degli Stati Uniti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *