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Gaza. Venerdi di sangue. Uccisi tre palestinesi, 611 feriti

Ieri, come ogni venerdi,  migliaia di palestinesi della Striscia di Gaza hanno raggiunto di nuovo il territorio orientale ‎di Gaza per un ‎nuovo venerdì di manifestazioni e raduni popolari contro il ‎blocco israeliano della Striscia, a ‎breve distanza dalle linee di demarcazione ‎con Israele. Ad ‎attendere i palestinesi però c’erano anche questa volta i tiratori ‎scelti israeliani ed è stato un nuovo venerdi di sangue.

0re 19. Identificati due dei tre morti palestinesi, i feriti ora sono saliti a 611

Il ministero della sanità a Gaza ha identificato due dei tre morti di oggi. Sono Bakr Abdel Salam, 29 anni, e Mohammed al Muqid, 21 anni. Il numero dei feriti è stato aggiornato a 611

ore 17.45 Si aggrava il bilancio di palestinesi uccisi: ora sono 3

Si aggrava il bilancio delle vittime palestinesi del quinto venerdì di proteste. Il ministero della sanità comunica che altri due palestinesi sono morti, portando il totale di oggi a 3 uccisi da colpi d’arma da fuoco dei militari israeliani.

ore 17.15 Bilancio ufficiale: un palestinese ucciso e 349 feriti

Il ministero della sanità di Gaza riferisce che il bilancio accertato sino a questo momento è di un palestinese ucciso e 349 feriti, di cui 102 da proiettili

ore 16.15 Almeno un palestinese ucciso a est di Gaza city

Almeno un palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani durante un tentativo di sfondare le barriere di demarcazione a est di Gaza city. I feriti sono decine. Si attendono conferme ufficiali.

ore 14.30 Ministero sanità: 25 feriti a Gaza

Almeno 25 palestinesi sono stati feriti sino a questo momento lungo le linee di demarcazione tra Gaza e Israele. Alcuni sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni, gli altri da proiettili sparati dai soldati israeliani.

ore 13:10 Un colpo di proiettile vero sparato dall’esercito israeliano ha ferito alla gamba un palestinese

ore 13:00 L’esercito israeliano sta lanciando grandi quantità di lacrimogeni sulle centinaia di gazawi presenti lungo il confine con Israele

ore 11:45  Si segnalano i primi raggruppamenti di gazawi al confine con Israele in vista del “Venerdì dei giovani rivoluzionari”

Le ‎Nazioni Unite ieri sono intervenute due volte per criticare l’uso della forza ‎da ‎parte di Israele contro i manifestanti di Gaza. Ocha, l’ufficio di ‎coordinamento degli affari ‎umanitari, ha riferito che fino a due giorni fa ‎erano 40 i palestinesi uccisi – tra i quali due ‎giornalisti e alcuni adolescenti ‎‎- e 5511 quelli feriti dal fuoco dei soldati israeliani. Poi è stato ‎l’inviato ‎dell’Onu, Nickolay Mladenov, a chiedere a tutti, governo israeliano ‎incluso, un ‎passo indietro per placare una situazione sul punto di esplodere. ‎Mladenov ha sottolineato ‎che non ci sono soluzioni militari per le varie ‎crisi mediorientali e per la situazione di Gaza. ‎Ben diverso è stato in sede ‎Onu l’orientamento dell’ambasciatrice Usa Nikki Haley che, ‎sposando la ‎versione israeliana, ha accusato Hamas di usare le dimostrazioni ‎come ‎copertura per attuare attacchi. ‎«Chiunque a cui interessi dei bambini di ‎Gaza ‎dovrebbe insistere sullo stop ‎immediato da parte di Hamas dei ‎bambini come carne da ‎cannone», ha detto rivolgendosi a Mladenov.

‎ (fonte: Nena News)

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