Nel Mediterraneo ci sono imbarcazioni di molti tipi. Ci sono i barconi di quelli che dal sud fuggono da guerre, siccità e miseria. Ci sono quelle che dal Nord vogliono impedire a queste persone in fuga di attraccare in Europa e ci sono quelle che cercano di impedire i naufragi e le morti in mare di chi fugge. E poi ci sono quelle che vanno in senso contrario e vorrebbero rompere il blocco navale, in questo caso quello – del tutto arbitrario – di Israele intorno alla Striscia di Gaza. Queste sono le navi della Freedom Flotilla, la flotta della libertà. Alcune di queste stanno facendo il giro dei porti italiani animando o diventando occasione di iniziative di informazione e denuncia a sostegno della resistenza e dei diritti del popolo palestinese. Dopo Cagliari e Napoli, quattro navi della Freedom Flotilla sono a Palermo.
E proprio a Palermo centinaia, tra cittadini, associazioni e rappresentanti del Comune di Palermo – sindaco compreso – hanno partecipato alla manifestazione “Apriamo le frontiere”, che è partita nel pomeriggio di lunedi dall’area antistante all’ingresso del porto di Palermo. Un corteo antirazzista organizzato in coincidenza con l’arrivo a Palermo della coalizione internazionale “Freedom Flotilla”.
Quattro le barche arrivate ieri pomeriggio a Palermo, dove tra qualche giorno partiranno alla volta di Gaza “per combattere un embargo disumano imposto da Israele”. I membri dell’equipaggio provengono da vari Paesi, dalla Svezia alla Norvegia, dalla Malesia al Sud Africa e dalla Turchia agli Stati Uniti e Al Canada. Ad accogliere la Freedom Flotilla al porto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervistato nel video.
Nel video le altre interviste a Pasqua De Candia, operatrice Cis, e Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo.
Ieri, presso il Plesso didattico Bernardo Albanese, si è tenuta una conferenza stampa sulle diverse iniziative che si svolgeranno in Sicilia, dal 16 al 19 luglio, organizzate dalla carovana “Abriendo Fronteras”. Per il Comune sarà presente, tra gli altri, l’assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina.
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