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Ecuador. Contro le proteste sociali decretato lo stato d’assedio

In Ecuador il presidente Lenin Moreno ha decretato da ieri lo stato di eccezione, per contenere le proteste sociali esplose contro le misure economiche annunciate il giorno prima.
L’Ecuador ha visto forti manifestazioni e uno sciopero nazionale dei trasporti che hanno espresso il rifiuto delle riforme economiche, che comportano l’eliminazione dei sussidi per il consumo di combustibili fossili e la liberalizzazione dei prezzi del diesel e della benzina.

Lenin Moreno viene ormai considerato un vendepatria sia nel paese che a livello latinoamericano. Il suo tradimento verso la “Rivoluzione Ciudadana” dell’epoca di Correa (costretto a riparare all’estero) lo ha portato nelle braccia del Fmi e degli Stati Uniti. Una scelta di campo che inevitabilmente ha rovesciato l’ordine delle priorità sociali.
“Al fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini ed evitare il caos, ho stabilito lo stato di eccezione a livello nazionale”, ha affermato Moreno.
Con questa decisione, il governo può schierare i militari in piazza. Moreno ha ribadito che c’è apertura al dialogo, ma che non permetterà il caos, perché i gruppi che creano violenza sono perfettamente identificati nel loro intento di destabilizzare il governo.
Il governo ha reso pubblico il contenuto del decreto esecutivo 884, in base al quale lo stato di eccezione è dichiarato in tutto il paese per i prossimi 60 giorni. La decisione è stata adottata in risposta allo sciopero con protagonista tutti i settori dei trasporti in questo giorno in vista dell’eliminazione dei sussidi per benzina e diesel extra.


Il decreto firmato dal presidente, Lenín Moreno prevede la sospensione della libertà di riunione e di associazione, la limitazione della libertà di transito e interventi per evitare eccessi e controllare l’ordine pubblico.
Questi gli otto punti del decreto di stato d’assedio:
1. Decretare lo stato di eccezione in tutto il paese
2. Fornire la mobilitazione nazionale di enti pubblici, polizia nazionale e forze armate per controllare l’ordine pubblico.
3. Sospendere il diritto alla libertà di associazione e di riunione, osservando i principi di proporzionalità. Limitare la formazione di concentramenti di persone negli spazi pubblici 24 ore al giorno.
4.- Limitare il diritto alla libertà di transito. Sono esclusi i trasporti statali e settoriali: salute, rischi, emergenze, sicurezza e trasporti di polizia e militari.
5. Organizzare confische che possono verificarsi in caso di estrema necessità e in conformità con la Legge.
6. Stabilire l’intero paese come zona di sicurezza.
7. Il Ministero delle finanze può stanziare tutti i fondi necessari per sostenere l’eccezione, ad eccezione della sanità e dell’istruzione.
8. Lo stato di eccezione governerà per 60 giorni.

Fonte: Resumen Latinoamericano

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