La plenaria del Parlamento europeo ha approvato ieri a Bruxelles, con 621 voti a favore contro 49 e 13 astenuti, la posizione a favore dell’Accordo di recesso della Gran Bretagna dall’Ue più noto come Brexit. Dopo il voto, tutti gli eurodeputati in piedi e dandosi la mano hanno cantato la canzone d’addio il “Valzer delle candele”. Una immagine che tanto somiglia a coloro che danzavano mentre il Titanic si apprestava ad affondare.
Oggi, giovedì 30 gennaio, si svolgerà invece la procedura scritta da parte del Consiglio Europeo che anticipa di 24 ore il giorno ufficiale dell’uscita del della Gran Bretagna all’UE la quale avverrà formalmente domani, 31 gennaio, una data destinata a restare storica.
Il Parlamento britannico aveva votato lo scorso 20 dicembre per chiudere la Brexit entro il 31 gennaio 2020. La Camera dei Comuni aveva infatti confermato il testo modificato dal governo di Boris Johnson dopo la vittoria elettorale del 12 dicembre, dando il via libera nella cosiddetta seconda lettura all’EU Withdrawal Agreement Bill con 358 sì e 234 no.
La Brexit è diventato legge in Gran Bretagna il 23 gennaio con la firma della Regina che ha dato il “Royal Assent” al testo dello European Union Withdrawal Agreement Act che mercoledì 22 gennaio aveva concluso l’iter di ratifica parlamentare a Westminster.
Domani 31 gennaio dunque, alle ore 11, Londra lascerà l’Unione Europea, ma tutto il resto è ancora da definire: giuridicamente, la Gran Bretagna sarà legata alle strutture comunitarie fino al 31 dicembre 2020 e dovrà applicare le regole europee.
Dal primo febbraio partiranno gli 11 mesi di transizione che serviranno per concludere un accordo commerciale completo, ma Michel Barnier, capo negoziatore UE, ha più volte espresso la preoccupazione che non sia un tempo sufficiente.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa