Menu

Crisi della democrazia, Germania sulle spine

Il clima è simile dappertutto, scriviamo in questi giorni. La “democrazia parlamentare” cigola sinistramente e si moltiplicano forzature, “riforme”, “tagli” alla rappresentanza politica e al potere decisionale degli organismi elettivi.

Da quasi 30 anni, nell’Unione Europea, gli Stati nazionali “cedono sovranità” alle istituzioni sovranazionali. Ma non tutti allo stesso modo; non tutti nella stessa misura. In Germania, per esempio, ogni decisione della Commissione o della Bce è appellabile presso la Corte Suprema di Karlsruhe (non proprio una “corte costituzionale”, visto che il Reich dispone ancora soltanto di una Grundgesetz scritta dalle potenze alleate occupanti per la parte occidentale, nel 1945, ma confermata dopo il crollo del Muro anche per l’Est.

Si è dunque venuta a creare una curiosa situazione istituzionale per cui il Paese più potente d’Europa, sul piano industriale ed economico. è per un verso “non completamente costituzionalizzato” (in autonomia, quantomeno), per l’altro potenzialmente sottratto  agli obblighi comunitari che sono stringenti per tutti gli altri.

Comunque sia, anche in Germania il “distacco tra classe politica e popolo” sta raggiungendo velocemente misure preoccupanti. Tanto che il presidente del Bundestag – l’ex ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble – da buon democristiano di destra, si preoccupa di inventare “soluzioni” che diano l’impressione ai cittadini di contare qualcosa, ma che lascino il timone completamente in mano all’establishment.

“Iniziativa cosmetica”, si diceva una volta. Ma è interessante per il problema che rivela, non certo per quello che propone.

Buona lettura.

*****

Consigli di cittadini: “Dobbiamo adeguare la nostra democrazia parlamentare al futuro”

Il presidente del Bundestag osserva una crescente distanza fra elettori ed eletti. Tramite i consigli di cittadini vuole legare la popolazione più fortemente alla politica. Non c’è quasi nessuno che incarni la democrazia parlamentare come Wolfgang Schäuble. Il 78enne non è solo presidente del Bundestag, è anche il deputato con la maggior anzianità di servizio nella storia parlamentare tedesca. Siede nel Bundestag dal 1972, sempre eletto direttamente.

Se persino uno come lui si preoccupa dello stato della democrazia, bisognerebbe drizzare le antenne. E Schäuble si preoccupa.

Il legame fra elettori ed eletti è divenuto più debole – e anche la forza dei partiti, che sono importanti per una democrazia rappresentativa, si è ridotta”, dice Schäuble a colloquio con la SZ.

I Verdi rappresenterebbero in effetti “una certa innovazione, ma SPD, CDU, CSU da qualche tempo hanno problemi”. E un tale sviluppo, secondo lui, non si presenta solo in Germania. “Ovunque, nei paesi europei e nordamericani dove esiste la nostra democrazia occidentale, assistiamo ad un indebolimento della forza coagulante di questo modello”, dice Schäuble.

Perciò adesso bisognerebbe “provare qualcosa di nuovo per rafforzare il nostro modello” – poiché anche in questo caso vale: ”ecclesia semper reformanda”. Bisognerebbe essere “sempre pronti a riformarsi”. E bisognerebbe “mantenere forte la nostra democrazia – contro il modello cinese e contro le deformazioni promosse dai nuovi media sociali come negli USA”.

Dobbiamo adattare la nostra democrazia parlamentare al futuro”, rivendica il presidente del Bundestag. A questo fine il “consiglio dei cittadini potrebbe costituire un approccio importante”.

Si tratterebbe “non di un’alternativa alla democrazia parlamentare, bensì del suo rafforzamento”. E qui il consiglio dei cittadini potrebbe aiutare – come “una sorta di compromesso fra una democrazia puramente parlamentare e una dotata di forme plebiscitarie”1.

 

I membri devono occuparsi di un tema per diversi fine settimana

Ma cos’è questo consiglio dei cittadini nel quale Schäuble pone così grandi speranze? In altri paesi europei simili assemblee esistono già. Vi siedono cittadini e cittadine scelti a sorteggio che devono occuparsi intensamente di un tema – avendo la possibilità di ricorrere ad esperti in grado di portare tutti ad un medesimo livello di conoscenza. I risultati della discussione devono essere raccolti in un rapporto.

La speranza è che in questo modo dibattiti sociali carichi di emotività e litigiosità possano essere resi oggettivi e vengano privati della loro asprezza. E’ per questo motivo che nella cattolica Irlanda “il divieto di aborto è stato discusso in consigli dei cittadini”, dice Schäuble, e alla fine del processo c’è stato un referendum col quale il divieto di aborto è stato abolito.

Il presidente del Bundestag dice di “continuare a non essere un amico del referendum su base federale”. Nei plebisciti normali per forza di cose voterebbero anche molti cittadini “senza essersi precedentemente interessati intensamente dell’oggetto del voto”, mentre in un consiglio dei cittadini “i partecipanti dovrebbero occuparsi di un tema per diversi fine settimana, dibattendone prima di giungere ad una decisione – un tale voto ha più sostanza”.

E ci sarebbe ancora un vantaggio: “molti partecipanti ai consigli dei cittadini successivamente avranno interesse a collaborare nei consigli comunali o con i partiti”, questo sarebbe “davvero un effetto meraviglioso”.

Lo scorso anno in Germania c’è già stato un consiglio dei cittadini promosso dall’associazione “Piùdemocrazia”2 e dalla Fondazione Schöpflin3. Esso constava di 160 partecipanti tirati a sorte.

Il procedimento di sorteggio graduato è stato configurato in modo tale che i partecipanti riflettessero approssimativamente la popolazione tedesca – per esempio in base a criteri come età, sesso, grado di istruzione, dimensione del luogo di residenza o retroterra migratorio. Lo scopo era di creare una sorta di mini-Germania.

In quella circostanza si è discusso di temi come democrazia diretta, lobbismo e trasparenza delle decisioni politiche. Ne sono uscite 22 proposte che nel novembre 2019 sono state trasmesse a Schäuble. Fra altre cose il consiglio dei cittadini ha consigliato l’introduzione di un registro delle lobby e l’istituzione di un quartier generale della partecipazione dei cittadini e della democrazia diretta; inoltre i partecipanti hanno richiesto il sorteggio di ulteriori consigli dei cittadini.

Schäuble ha accolto queste richieste e le ha fatte discutere nel Consiglio Dei Più Anziani del Bundestag4. I gruppi parlamentari in quell’occasione non si sono solo pronunciati per un ulteriore consiglio dei cittadini, ma si sono anche accordati sul tema di discussione, che deve vertere sul “ruolo della Germania nel mondo”. Schäuble ne sarà il patrocinatore. I

l nuovo consiglio dei cittadini dovrebbe tenere le sue sessioni a gennaio febbraio dell’anno prossimo – e a marzo dovrebbe presentare i suoi risultati al Bundestag.

Secondo l’intenzione dell’associazione “Più democrazia” i risultati dovrebbero divenire una base di discussione per le commissioni parlamentari. Schäuble respinge le critiche sul fatto che il tema, “ruolo della Germania del mondo”, sia stato definito in modo abbastanza generico perché “bisognava creare consenso fra i partiti, cosa per realizzare la quale i temi diventano piuttosto generici” dice il presidente del Bundestag, “ma Lei potrebbe anche dire: la Germania deve imparare il linguaggio da potenza? E come ci rapportiamo agli interventi militari all’estero?”. Allora il tema diverrebbe già più concreto e controverso.

Per Schäuble però c’è un’altra cosa importante: ”nel Bundestag non possiamo diventare una casta chiusa in sè”, dice il presidente del Bundestag. “Se sempre più deputati hanno la stessa carriera, prima studio, poi collaborazione con un deputato o un partito, poi seggio parlamentare, trovo che ci sia da essere sempre più preoccupati. Ci occorrono esperienze variegate e differenti qualifiche, anche impulsi sempre nuovi – e qui torniamo ai consigli dei cittadini.

1 Ndt: Il referendum non è praticamente contemplato dalla costituzione federale tedesca, che lo ammette solo per la revisione dei confini territoriali interni. Forme di partecipazione diretta sono invece previste a livello regionale e locale. Il termine “plebiscito” in tedesco denota collettivamente tutte le forme di partecipazione diretta previste, che a seconda della loro specificità giuridica e territoriale assumono nomi differenti.

2 Ndt: https://www.mehr-demokratie.de

3 Ndt: https://www.mehr-demokratie.de/3Ndt:https://www.schoepflin-stiftung.de/

4 Ndt: Il consiglio dei più anziani consiste del/la presidente del Bundestag, i suoi/le sue vice e 23 ulteriori deputati/e con lunga esperienza parlamentare. Supporta il lavoro del presidente organizzativamente ed è sededi composizione di questioni controverse. https://www.bundestag.de/parlament/aeltestenrat

* da https://www.sueddeutsche.de/politik/schaeuble-bundestagspraesident-buergerraete-1.5044696267

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *