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Anche dall’Italia si è contribuito alla messa fuorilegge di Alba Dorata

C’è stato anche il contributo italiano al team legale che ha lavorato e ottenuto la messa fuorilegge del movimento neofascista greco “Alba Dorata”.

Il sindacato Usb rivendica con orgoglio il fattivo supporto fornito dai legali che in Italia rappresentano l’Usb, durante il processo che ad Atene ha marchiato come organizzazione criminale i neonazisti di Alba Dorata.

Una delegazione internazionale di avvocati della World Federation of Trade Unions, di cui USB è membro, ha partecipato infatti a diverse udienze del processo, durato più di cinque anni, non solo per portare solidarietà alle vittime ma anche per esprimere la preoccupazione internazionale dopo la richiesta di archiviazione formulata a inizio 2020 dalla Procura proprio per il reato di associazione a delinquere contestato all’organizzazione.

Richiesta spazzata via dal verdetto del 7 ottobre: il Tribunale di Atene ha stabilito che Alba Dorata ha agito come un’organizzazione con una struttura criminale, affermando la responsabilità penale di sette ex parlamentari del partito, incluso il leader Nikos Michaloliakos, per aver organizzato e guidato una associazione a delinquere, e di altri nove esponenti dell’organizzazione per avervi partecipato a vario titolo.

Georgios Roupakias, militante e membro del partito, è stato condannato per l’omicidio del rapper Pavlos Fissas (noto come Killah P), accoltellato nel 2013 durante un agguato compiuto da una decina di militanti dell’organizzazione all’uscita di un bar vicino al Pireo.

In Italia Alba Dorata ha partecipato varie volte ad iniziative con i fascisti di Casapound e, nel 2019, ha aderito, per il tramite dell’International Organization of Families di cui fa parte anche Forza Nuova, al Congresso Mondiale della Famiglia, organizzato a Verona con la partecipazione di noti esponenti nazionali della Lega, tra i quali l’allora ministro Matteo Salvini.

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