In un messaggio urgente rilanciato a livello latinoamericano e internazionale, Evo Morales, ha lanciato l’allarme sul pericolo che l’esito delle recenti elezioni in Perù – dove ha prevalso Pedro Castillo sulla candidata dell’oligarchia Keiko Fujimori – venga stravolto con la ingerenza esterna dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA).
Evo Morales, è l’ex legittimo presidente della Bolivia deposto con un golpe legittimato proprio dall’OSA, dagli Usa e dalla Ue, ma rientrato e acclamato nel suo paese lo scorso novembre 2020 dopo le elezioni che hanno riportato al governo il MAS (Movimento Al Socialismo), ossia il partito di Evo Morales.
Sulla base dell’esperienza vissuta Evo Morales lancia l’allarme e chiede a Pedro Castillo e al popolo peruviano di vigilare contro i tentativi di colpo di mano. “Dalla mia esperienza, suggerisco al compagno Castillo di non fidarsi dell’OSA né di Luis Almagro” scrive Evo Morales sul suo profilo FB – “Tutte le istituzioni e la comunità internazionale devono rispettare il risultato della volontà sovrana del popolo peruviano”.
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Qui di seguito il messaggio che lancia l’allarme sulle ingerenze dell’OSA
Cari colleghi, vi chiedo di rendere pubblica con tutti i mezzi possibili, la frode che è stata orchestrata a favore di Keiko Fujimori, contro il professor Pedro Castillo.
Il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, ha già scritto una dichiarazione riconoscendo il trionfo di Keiko Fujimori, non appena i risultati la daranno come vincitrice.
Per fare questo si è coordinato per diverse settimane con un alto comando militare che potrebbe essere il Capo del Comando Congiunto delle Forze Armate, affinché dopo l’emanazione del comunicato dell’OSA, militarizzi immediatamente l’intero Paese e prenda il controllo del materiale elettorale, per evitare qualsiasi rivendicazione o conteggio dei voti e quindi anche qualsiasi protesta della gente nelle strade.
Le informazioni mi sono arrivate direttamente da un alto funzionario dell’OSA.
Usiamo tutti i social network d’ora in poi per cercare di renderlo virale.
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In Perù intanto alcuni esponenti politici dell’oligarchia e della destra (il deputato Jorge Montoya, l’imprenditore Rafael López Aliaga, il conduttore televisivo Philip Butters e gli ex parlamentari Víctor Andrés García Belaunde y Jorge del Castillo) chiedono di annullare le elezioni appena svolte e di tornare a votare sotto la supervisione di organismi internazionali.
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Alessandro Paglia
Sempre la solita storia. Da Putin a Lukashenko, da Maduro a Morales fino a Castillo, le elezioni con risultati “non democratici” vanno rifatte. Altrimenti rivoluzioni colorate, sanzioni od anche peggio.