Un incendio è scoppiato ieri a bordo di una nave cargo, ritenuta appartenente ad una compagnia israeliana, mentre viaggiava nell’Oceano indiano settentrionale. Secondo diversi media locali e panarabi, l’incendio è stato provocato da un attacco compiuto da ignoti, e ha causato danni lievi e nessun ferito.
L’imbarcazione colpita è la nave battente bandiera liberiana Csav Tyndall, partita dal porto di Gedda, in Arabia Saudita, e diretta verso lo scalo di Jebel Ali, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
La nave è stata di proprietà dell’impresa con sede a Londra Zodiac Maritime, del magnate israeliano Eyal Ofer, ma risulta venduta diversi mesi fa.
La Zodiac Maritime Ltd, la società israeliana di gestione navale con sede a Londra, ha dichiarato di non possedere o gestire più la Tyndall, ma si sa che è stata venduta solo di recente a un’altra società registrata nel Regno Unito.
La nave CSAV Tyndall è partita dal porto di Jeddah in Arabia Saudita ed era diretta verso il porto di Jebel Ali a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, secondo la stazione televisiva libanese al-Mayadeen.
Funzionari israeliani citati dal portale informativo “Ynet” hanno accusato l’Iran come responsabile dell’attacco nel quadro di una guerra navale nel Golfo Persico e nel Mediterraneo in corso da mesi.
Negli ultimi mesi Israele e l’Iran si sono accusati reciprocamente di attaccare diverse navi cargo e petroliere, danneggiandole con ordigni esplosivi.
Lo scorso 26 febbraio un’esplosione ha colpito la nave israeliana Mv Helios Ray, cargo battente bandiera delle Bahamas, nel golfo dell’Oman. In tale occasione, l’allora primo ministro Benjamin Netanyahu aveva accusato direttamente l’Iran di essere responsabile dell’attacco.
Un’altra nave di proprietà israeliana era stata colpita da un missile a marzo, nel Golfo dell’Oman. Secondo quanto riportato lo scorso marzo dal “Wall Street Journal”, Israele dal canto suo avrebbe colpito – tramite mine e droni – almeno 12 navi iraniane dirette verso la Siria, perlopiù cariche di petrolio,
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