Per il secondo anno consecutivo la Rete dei Comunisti promuove e partecipa alla manifestazione nazionale per la liberazione immediata ed incondizionata di George Ibrahim Abdallah, comunista libanese e combattente della resistenza palestinese, detenuto in Francia dal 1984 nonostante due sentenze di liberazione pronunciate dal Tribunale di applicazione delle pene.
Il corteo partirà da Place des Fêtes e arriverà a Place de la République, attraversando la parte nord-est di Parigi. Questa manifestazione non è altro che il punto ultimo di una mobilitazione che è stata impostata da mesi, da anni, per quello che speriamo tutti sia l’ultimo appuntamento che esige la liberazione del prigioniero politico più longevo d’Europa.
Con moltissime organizzazioni d’Europa e del bacino del Mediterraneo saremo in piazza, una volta di più, per pretendere un’amnistia che sia politica e sociale, perché le lotte non possono essere relegate all’ambito dei reati. Perché una detenzione di quasi quarant’anni è criminale, alla faccia di ogni disquisizione sulla libertà e sulla democrazia, tanto care alle classi dominanti occidentali.
Di seguito l’appello firmato da oltre 70 organizzazioni politiche, sociali e sindacali.
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Il 19 giugno sarà la Giornata internazionale dei prigionieri rivoluzionari: uomini e donne di tutto il mondo che hanno deciso di rifiutare l’inammissibile e di lottare per un’alternativa possibile.
Tra questi combattenti, uno è, in Francia, emblematico di questo impegno di lotta e resistenza: si tratta di Georges Abdallah, combattente da sempre per una Palestina liberata dagli occupanti sionisti e antimperialisti, ma anche pienamente rivoluzionario grazie al suo indefettibile sostegno alle lotte dei popoli contro l’imperialismo, il capitalismo e il fascismo.
Da questa piccola eternità che rappresenta l’ergastolo, Georges Abdallah firma e persiste e giorno dopo giorno contribuisce, nella cosiddetta cacofonia del mondo attuale, a delimitare chiaramente i contorni degli antagonismi che si esprimono quotidianamente in questa guerra di classe.
Quindi, come possiamo sostenere Georges Abdallah e non denunciare con lui “le guerre degli aggressori imperialisti e dei loro affiliati regionali”, “le loro guerre di saccheggio e di dominio”? Come non sostenere, con lui, il proletariato e le masse popolari in lotta “contro la regressione sociale, il terrorismo manageriale dei padroni e la disoccupazione”?
Come possiamo sostenere Georges Abdallah e non capire che la posta in gioco in questo aggravamento della crisi attuale – economica, sociale ed ecologica – è innanzitutto la crisi di un sistema “moribondo nella sua fase avanzata di putrefazione”: quello del sistema capitalista.
Inoltre, come possiamo sostenere Georges Abdallah e non denunciare con lui, dopo i suoi 38 anni di detenzione arbitraria, la criminalizzazione delle lotte in corso e la repressione statale?
Come possiamo sostenere Georges Abdallah e non smascherare l’ipocrisia di questo cosiddetto “capitalismo democratico dal volto umano” che ha ignorato le decisioni del proprio sistema giudiziario per più di 22 anni nel caso del nostro compagno?
Dal 24 ottobre 1984, la strada per esigere la liberazione di Georges Abdallah è stata lunga e piena di insidie, ma nonostante tutto, come non vedere i progressi fatti nel sostegno sempre più ampio dimostrato oggi al nostro compagno. Il 24 ottobre, oltre mille di noi sono confluiti da tutta la Francia a Lannemezan, dove è detenuto Georges Abdallah.
È giunto il momento di far sentire all’unisono la nostra determinazione a veder liberato il nostro compagno, durante la manifestazione nazionale che stiamo organizzando anche quest’anno a Parigi, sabato 18 giugno, alle ore 15, partendo da Place des Fêtes.
In un momento in cui lo Stato cerca in tutti i modi – come abbiamo visto in particolare negli ultimi mesi – di imbavagliare tutte le voci dissidenti che sostengono la resistenza antifascista o a sostegno dell’eroica lotta del popolo palestinese;
in un momento in cui siamo stati in grado di mobilitarci a sostegno dei nostri compagni del Comité Action Palestine e del Collectif Palestine Vaincra per denunciare il loro scioglimento e poi per sostenere il loro appello per la sospensione, e alla fine, per gioire della loro vittoria – la prova che la lotta paga! ;
in un momento in cui, in questo contesto di repressione, alcuni invocano un fronte unito e tutti dovrebbero capire che questa “convergenza di lotte” invocata da Georges Abdallah per “affrontare questo sistema che non è altro che distruzione e saccheggio” vale naturalmente anche per la sua liberazione,
chiediamo a tutti i sostenitori di Georges Abdallah – partiti, sindacati, organizzazioni e collettivi – di convergere a Parigi il 18 giugno 2022, come è stato possibile a Lannemezan, per dimostrare in modo massiccio il nostro desiderio di vedere il nostro compagno Georges Abdallah finalmente rilasciato.
Georges Abdallah, i tuoi compagni sono qui!
Tutti a Parigi il 18 giugno 2022 per chiedere la liberazione di Georges Abdallah!
Lui è parte delle nostre lotte! Siamo parte della sua lotta!
La Palestina vivrà! La Palestina vincerà! Libertà per Georges Abdallah!
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