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La Festa della Rivoluzione Cubana

È la festa della rivoluzione cubana, è la festa della difesa della difesa della Patria. Purtroppo siamo chiamati a fare questa difesa anche qui in Italia, ponendo attenzione a gruppetti di provocatori, ma che si contano sulle punte delle dita: dieci persone che anche 15 giorni fa hanno tentato di dare fastidio all’ambasciata cubana: mercenari che non potranno mai capire i valori di un patriota che lotta per l’amore della madre patria, per il socialismo”.

Si trovava all’Aventino, questa mattina il prof. Luciano Vasapollo, a presidiare l’ambasciata cubana che nel giorno della Festa della Rivoluzione non deve essere oggetto delle provocazioni di personaggi ambigui che nel nostro paese certamente non rendono onore alla loro isola con comportamenti irrispettosi della civile convivenza.

Un mercenario – sottolinea Vasapollo – combatte solo per il denaro, lo fa solo perché pagato. E ovviamente si schiera sempre dalla parte del denaro e dalla parte opposta di quella del popolo. Noi invece faremo un corteo da piazza Prisca fino alla Ambasciata, con i militanti della Rete dei Comunisti, i ragazzi di OSA, di Cambiare Rotta ma anche gli amici dell’Associazione Italia-Cuba e della Villetta della Garbatella.

Una partecipazione corale dei progressisti democratici che vedono in Cuba un paese in continua evoluzione e che, nonostante il blocco economico che subisce da 60 anni, continua a distribuire al mondo salute e cultura, in una parola felicità”.

Proprio ieri è stata approvato dal Parlamento Cubano il nuovo Codice della Famiglia che come tutte le grandi leggi verrà confermato da un referendum che si terrà il 25 settembre.

Possiamo chiamarlo ‘Codice dell’Amore’ perché è espressione di una scelta precisa che rende Cuba il primo paese al mondo codice degli effetti perché il primo paese al mondo che riconosce come famiglia non il marito e la moglie, come avviene in tutte le democrazie borghesi, ma quanti scelgono di stare insieme e si vogliono bene, e non c’è nessuna differenza tra omosessuali ed eterosessuali in questo codice che stabilisce un nuovo diritto di famiglia, qualcuno direbbe della famiglia reale Io dico della famiglia per quello che deve essere quando ci sono persone che si vogliono bene, che si chiamano famigli”.

Cuba – insiste Vasapollo – è il primo paese al mondo che riconosce la stessa dignità a tutti, qualunque siano le proprie scelte sessuali ed è una testimonianza importante verso un mondo multicentrico e multipolare in cui ovviamente la persona è al primo posto insieme alla comunità.

Questo il messaggio di un paese che bisogna difendere dall’attacco dell’economia degli Stati Uniti e dell’Europa e quindi dai loro blocchi infami”.

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1 Commento


  • Pasquale

    In Italia stiamo sprecando una grande opportunità se non abbiamo appreso la lezione di umanità e sanità territoriale che ci ha fornito Cuba inviandoci in segno di solidarietà i suoi medici in aiuto, durante il momento più drammatico della pandemia. Dovremmo essere tutti un po’ più grati a questo grande paese.
    Viva Cuba libre!

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