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Solidarietà a Cuba, contro il blocco economico statunitense!

La sera del 5 agosto una scarica elettrica ha colpito i giacimenti cubani di greggio nella base Supertanqueros Matanzas – nella parte occidentale del paese – , provocando un incendio di vaste dimensioni ed ora sotto controllo.

La tragedia ha avuto fin qui pesanti conseguenze in termini umani e materiali.

Almeno una persona sarebbe morta, 14 sarebbero ancora disperse, circa 130 i feriti, di cui una ventina ricoverati e più di una decina in terapia intensiva, e circa 5000 sono state evacuate.

Il 40% della capacità di stoccaggio di carburante dell’Isola è andata perduta.

Le autorità cubane ed i vari corpi dello Stato preposti alla gestione di questo tipo di emergenza – in primis i vigili del fuoco – si sono mossi con celerità insieme a personale giunto dal Messico e dal Venezuela, ed in 5 giorni hanno domato l’incendio, mentre le organizzazioni dei lavoratori che operano nelle infrastrutture pubbliche critiche (carburanti, elettricità ed acqua) hanno impedito che le conseguenze dell’incendio fossero maggiormente impattanti per tutta la popolazione dell’Isola.

La solidarietà continentale ha visto mobilitarsi anche Bolivia, Nicaragua ed Argentina, segno tangibile dello sviluppo dei paesi dell’America Latina di una cooperazione sempre più intensa anche in momenti drammatici come questo.

In questo senso la generosità dimostrata dal personale medico cubano durante la pandemia è stata in parte “ripagata”.

Anche in Italia la rete di solidarietà con Cuba si è subito attivata per le necessità primarie dovute a questa situazione aggravata dal bloqueo.

L’Isola, infatti, è strangolata da un blocco economico che la precedente amministrazione Trump ha inasprito con ben 243 “nuove” sanzioni, mantenute dall’attuale amministrazione Biden, nonostante numerose ed influenti voci si siano alzate contro questa forma di guerra ibrida contro Cuba all’interno degli Stati Uniti stessi.

Se anche questa volta il governo socialista cubano a cominciare dalla massima autorità del Comitato Centrale del Partito Comunista Cubano Presidente, e Presidente della Repubblica, Díaz-Canel, hanno dimostrato la prontezza necessaria, la mobilitazione popolare ha impedito il peggio e la solidarietà concreta si è fatta sentire – in particolare da Paesi con cui Cuba intrattiene sempre più stretti legami come Messico e Venezuela – , il Blocco economico si dimostra un ostacolo oggettivo nella gestione della vita quotidiana come delle emergenze, per la mancanza di una serie di prodotti di prima necessità.

Come Rete dei Comunisti; Cambiare Rotta – Organizzazione Comunista Giovanile; e Organizzazione Studentesca d’Alternativa (OSA) ci batteremo affinché venga tolto l’infame blocco economico, cessino i tentativi di destabilizzazione messi in atto dalla Mafia di Miami, e venga riconosciuto il contributo di solidarietà internazionalista che ha caratterizzato Cuba, e di cui anche il nostro paese ha grandemente beneficiato.

 

Rete Dei Comunisti

Cambiare Rotta – Organizzazione Comunista giovanile

Organizzazione Studentesca d’Alternativa (OSA)

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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1 Commento


  • Nicola

    Statunitensi, imperialisti e di peggio!

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