Dal fronte della guerra ucraina giungono segnali allarmanti su una possibile escalation attraverso operazioni “false flag”, particolarmente pericolose e tese a imbarbarire il conflitto ed allontanare le possibili trattative.
Nel linguaggio dei bollettini di guerra sono ormai entrate categorie come “bomba sporca” (dirty bomb), operazioni “false flag” (falsa bandiera, per far ricadere la colpa sul nemico), distruzione della diga di Kkakovkakaja sul fiume Dnepr e poi c’è sempre la questione della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhia. Si tratta di punti di vulnerabilità estrema con possibili conseguenze devastanti.
La “bomba sporca”
Nei giorni scorsi il ministro della Difesa russo Shoigu ha chiamato separatamente i suoi omologhi di Francia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, sostenendo che l’Ucraina si sta preparando a condurre un attacco sotto falsa bandiera utilizzando una bomba sporca (un esplosivo convenzionale intrecciato con materiale radioattivo che non produce un’arma nucleare vera e propria ma con conseguenze rilevanti, ndr) per accusare la Russia di utilizzare armi di distruzione di massa.
I media statali russi hanno amplificato questa affermazione, ma i rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina hanno negato e condannato le accuse di Shoigu.
L’Istituto per gli Studi sulla Guerra (Think thank staunitense) riferisce che il segretario alla Difesa Usa, Austin ha chiamato il suo omologo britannico, Ben Wallace, in seguito alle telefonate con Shoigu, mentre Francia e Turchia non hanno rilasciato dichiarazioni formali sull’argomento.
Interfax ucraina, riferisce che il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha discusso con il segretario di Stato americano Antony Blinken le affermazioni della Russia su una “bomba sporca” e l’assistenza di Washington nel rafforzamento della difesa aerea ucraina. “Ho parlato con il segretario di Stato americano Antony Blinken. Entrambi siamo d’accordo che la campagna di disinformazione della ‘bomba sporca’ della Russia potrebbe mirare a creare un pretesto per un’operazione sotto falsa bandiera”, ha affermato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino.
Il ministro della Difesa ucraino Alexei Reznikov ha invitato gli osservatori delle Nazioni Unite e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica a visitare il Paese a seguito delle recenti accuse russe secondo cui Kiev starebbe preparando una “bomba sporca”. “L’idea di una ‘bomba sporca’ ci disgusta. Pertanto, invitiamo le missioni dell’Onu e dell’Aiea a visitare l’Ucraina”, ha scritto Reznikov su Twitter, aggiungendo che “il mondo deve rispondere al ricatto nucleare russo. Chiediamo l’adesione al paragrafo 4 del Memorandum di Budapest”, ha aggiunto, riferendosi alla richiesta di entrare a far parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu per ricevere aiuto di fronte alle minacce nucleari, “provocazioni”, le ha definite, che “sono una ragione sufficiente per prendere rigorose misure preventive”.
La diga di Kakhovkaskaja
Intanto continuano gli allarmi e gli scambi di accuse sulla possibile distruzione della diga di Kakhovkaskaja.
Un possibile indebolimento della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka da parte del regime di Kiev creerà grandi rischi per il funzionamento delle centrali della centrale nucleare di Zaporozhye, ha dichiarato alla Ria Novosti Vladimir Rogov, presidente del movimento “Siamo insieme alla Russia”, un membro del consiglio principale dell’amministrazione della regione di Zaporozhye.
La scorsa settimana, il governatore ad interim della regione di Kherson Volodimyr Saldo , ha affermato che le truppe ucraine continuano a lanciare attacchi missilistici contro le chiuse della centrale idroelettrica di Kakhovskaya per inondare i territori lungo il Dnepr . Il capo dell’amministrazione del distretto di Khakhovka, Leontiev, ha avanzato l’ipotesi che le truppe ucraine potrebbero attaccare la centrale idroelettrica di Kakhovka con mine marine. La Russia ha intanto diffuso una lettera al Consiglio di sicurezza dell’Onu con un appello che chiede di impedire la distruzione della diga idroelettrica di Kakhovskaya da parte di Kiev, che potrebbe portare alla morte di migliaia di persone.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia
Sulla proposta della smilitarizzazione dell’area della centrale nucleare di Zaporizhia è intervenuto il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov in un’intervista al quotidiano Izvestiya.
“La zona di sicurezza per la centrale nucleare di Zaporozhye è una questione diversa; i suoi parametri sono in discussione. Riteniamo che un certo processo di coordinamento, anche diplomatico, per i parametri di tale zona di sicurezza con l’Agenzia non sia semplicemente possibile ma è necessario”, ha detto Ryabkov.
La Russia è tenuta a proteggere la centrale nucleare di Zaporozhye (NPP) e non sono possibili accordi di smilitarizzazione, ha osservato il diplomatico russo.
“False flag” per provocare una strage di civili a Kharkhiv
Dal canto suo la Russia denuncia che l’Ucraina starebbe preparando una provocazione per oggi nella regione di Kharkiv con il fuoco di mercenari contro i civili per poi accusare le forze armate russe. La Tass riferisce che “Il regime di Kiev sta preparando una sanguinosa provocazione con la morte dei suoi cittadini allo scopo di accusare la Federazione Russa di un crimine di guerra. Il 24 ottobre un’unità di mercenari stranieri bombarderà il punto di affollamento di civili con pezzi di artiglieria nella città di Volchansk della regione di Kharkiv durante la distribuzione degli aiuti alimentari”, ha affermato il Centro. L’atto terroristico è stato pianificato dal regime di Kiev per screditare le forze armate russe e accusare la Russia di aver ucciso non combattenti, riporta la Tass.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Mauro
Ma gli inviati sul campo dei giornaloni e televisioni italiani non provano un po’ di vergogna nel ripetere a pappagallo quello che si vuole si dica da parte del Ministero della Verità nazimafioso Ukraino? È pur vero che pagheranno caro e tutto…ma quando?